Via al nuovo termovalorizzatore
da La Repubblica del 14.03.2008
14 March, 2008
di STEFANO ROSSI
Il piano della Provincia: l´impianto sarà a Pioltello o Segrate
Il vecchio inceneritore di Sesto potrebbe chiudere ma il sindaco non vuole
Un nuovo termovalorizzatore in provincia di Milano in sostituzione di quello di Sesto. Localizzazioni possibili a Pioltello o Segrate, che si sono candidate a ospitarlo. L´ipotesi è ufficiale, dopo la relazione di ieri dell´assessore all´Ecologia di Palazzo Isimbardi, Bruna Brembilla. La Provincia si era vista rimandare indietro il piano rifiuti dalla Regione. Non va bene per una serie di elementi tecnici (come le tariffe troppo alte nello smaltimento), ma soprattutto non garantisce l´autosufficienza. Ieri la Brembilla ha riferito al consiglio provinciale l´intenzione della giunta di centrosinistra di «sostituire un impianto in funzione, il più vecchio, con una tecnologia più avanzata, più sicura, più pulita». E più efficace, perché le stime indicano per il futuro prossimo un aumento di 500 tonnellate l´anno. In aula la Brembilla non fa cenno ai siti individuati, ma a margine conferma: «Le ipotesi sono Pioltello o Segrate». È l´addio al vecchio inceneritore di Sesto, collocato in area Cascina Gatti in mezzo a quartieri densamente popolati, già oggetto di proteste e raccolte firme per chiuderlo a causa dei fumi e della puzza? È tutto da vedere, ribatte Giorgio Oldrini, il sindaco sestese: «Il nostro impianto è piccolo ma non obsoleto, lavora e funziona. Prende 70 tonnellate al giorno e, date le stime sull´aumento dei rifiuti, se lo chiudiamo andremo in deficit». Se così fosse, non si potrebbe parlare di sostituzione ma di un termovalorizzatore nuovo di zecca: «L´autosufficienza è fondamentale. Chi amministra deve risolvere il problema rifiuti, altrimenti è una presa in giro».L´accordo di maggioranza a Palazzo Isimbardi ammette il potenziamento di impianti esistenti, ma non la costruzione di nuovi. Se però Sesto non chiude, finirà proprio così. «Non può essere - garantisce Antonello Patta di Rifondazione -. L´accordo è firmato da tutti, compreso Penati. Mi stupirei se in consiglio venissero proposte soluzioni non concordate in maggioranza». Da Sinistra democratica non verranno imboscate, è il resto dell´Arcobaleno a scuotere le barca della giunta: «Un nuovo inceneritore non lo votiamo - dice il verde Andrea Gaiardelli - la crescita dei rifiuti può essere contenuta». La Regione, ad esempio, si è impegnata a promuovere la riduzione degli imballaggi. «Che senso ha un altro forno, se Milano nemmeno separa la frazione umida?», aggiunge Luca Guerra del Pdci. Il voto sulla versione modificata del piano rifiuti è in calendario non prima di un mese. Prima va in aula il bilancio e diversi scommettono che per un passaggio così delicato si aspetterà fin dopo le elezioni. L´opposizione sta alla finestra, pronta a fornire una stampella rigorosamente «non politica», chiarisce Bruno Dapei di Forza Italia: «Si è accumulato un ritardo di mesi. La giunta rinvia un bubbone che prima o poi dovrà esplodere». Giovanni De Nicola, An, conclude: «Siamo pronti a sostenere un piano plausibile insieme alla maggioranza. Ammesso che ci sia ancora, dopo essersi arroccata su posizioni sbagliate». E al Comune di Milano: «È grave che si fermi al 37 per cento di raccolta differenziata».