Differenziata a Milano, il dibattito politico
Dopo l’audizione dell’Amsa nella Commissione Ambiente della Regione si riaccende il dibattito politico sulla raccolta differenziata a Milano
26 March, 2008
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
Palazzo Marino vuole raggiungere <b>l’autosufficienza di Milano nello smaltimento dei rifiuti</b> e per farlo intende seguire due strade: quella della <b>termovalorizzazione e della raccolta differenziata</b>. A dirlo è stato l’Assessore al decoro, arredo urbano e verde Maurizio Cadeo che annuncia anche di voler dare a Amsa l’incarico di studiare una sperimentazione della raccolta domestica dell’umido in alcune aree di Milano.
La dichiarazione di Cadeo avviene dopo l’audizione dell’Amsa alla Commissione Ambiente al Pirellone. I consiglieri regionali di centrosinistra si erano infatti mostrati preoccupati per aver appreso che l’Amsa non ha alcun progetto di estendere la raccolta differenziata nel Comune di Milano. In particolare, a destare maggiori preoccupazioni è stato il fatto che non c’è alcuna intenzione di procedere con una raccolta diretta dell’umido da parte del cittadino.
Il Comune di Milano, al riguardo, ha ricordato come la città sia stata classificata dal Comico nel 2006 al primo posto in Europa per la quantità e qualità di carta raccolta, e che in un rapporto dell’ufficio studi di Mediobanca nel 2006 sia stata definita “capitale della raccolta differenziata” in Italia nel 2006 con un valore del <b>39,9%</b>.