Costruttori e architetti: un'opportunità per cambiare davvero il volto di Milano
da Il Corriere della Sera del 1.04.2008
01 April, 2008
«Molti i progetti già avviati». «Case, alberghi e tanto verde per la nuova città»
Grandi opere e nuovi grattacieli. «E a Cascina Merlata sorgerà un villaggio destinato a ospitare tremila persone»
Dalla soddisfazione per l'Expo 2015 a Milano alla voglia di vincere nuove sfide per costruire una metropoli di respiro internazionale (più) vivibile per i suoi abitanti: «Adesso abbiamo un'opportunità straordinaria ». Così i più importanti costruttori di Milano, che confidano in un rilancio urbanistico della città.
Alessandro Pasquarelli, 44 anni, è l'amministratore delegato di EuroMilano, la società di sviluppo immobiliare impegnata non solo nella realizzazione di una Silicon Valley da 850 mila metri quadrati alla Bovisa, ma anche nella riqualificazione di Cascina Merlata, un'area da 530 mila metri quadrati confinanti con la Fiera di Rho-Pero e con il futuro quartiere Expo. «Qui sorgerà un mix urbanistico di case, imprese e verde che avrà ricadute positive su tutta la zona. È un progetto in cui abbiamo creduto da subito, adesso abbiamo un motivo in più per lavorare al meglio — dice Pasquarelli —. A Cascina Merlata sorgerà anche il villaggio per l'esposizione mondiale destinato a ospitare tremila persone». Applaude alla vittoria di Milano, di certo, anche Matteo Cabassi che, però, non vuole rilasciare dichiarazioni: lo scorso luglio tra il sindaco Letizia Moratti, la società Belgioiosa srl (gruppo Raggio di Luna) e la fondazione Fiera Milano è stato firmato un accordo per la concessione in diritto di superficie al Comune di un'area da 750 mila metri quadrati (550 mila della Fiera, gli altri del gruppo Cabassi) sui quali saranno realizzate le opere per l'Expo. Il terreno di Belgioioso oggi è a destinazione agricola. Al termine della manifestazione al gruppo Raggio di Luna resteranno 150 mila metri quadrati di terreno con un indice di edificabilità dello 0,60.
Per Luigi Zunino, presidente e amministratore delegato di Risanamento Spa, «a Milano Santa Giulia nascerà una città nella città, un nuovo centro a disposizione anche dei milioni di visitatori che arriveranno: cinque alberghi, la stazione dell'Alta velocità a Rogoredo, il collegamento diretto con l'aeroporto di Linate e i voli privati». Manfredi Catella, amministratore delegato di Hines Italia, 2 miliardi e mezzo di euro di investimenti per il progetto Porta Nuova (Garibaldi- Repubblica, Varesine e Isola): «Ci sarà una ricaduta positiva su tutti i grandi interventi in corso — osserva —. Milano deve tornare a essere una città da abitare. Di qui l'importanza di interventi coordinati e studiati nel loro complesso».
È superato il tempo delle polemiche per il presidente dei costruttori milanesi di Assimpredil, Claudio De Albertis, che nell'ottobre scorso aveva accusato Palazzo Marino di non avere una strategia: «È arrivata la scintilla per fare scoccare una nuova grande opera, Milano ne aveva bisogno».
Dagli architetti arriva un appello: «Adesso ci vuole senso di responsabilità, non dovranno esserci colate di cemento», auspica Mario Bellini. Stefano Boeri: «Milano è una città cosmopo-lita, serve un investimento di coesione sociale».