Centro tabù per le auto? E io noleggio una microcar
È esplosa la febbre dei «quadricicli» e delle vetture elettriche. La affitta chi è rimasto senza patente, l’uomo d’affari, il turista, la signora impegnata nello shopping
05 February, 2004
A seguire la corpulenta coppia americana che gira per il centro a bordo di una macchinina elettrica, di quelle che finora si sono viste solo sui campi da golf, si arriva non solo al «Parking Ludovisi», nel quale quelle cart si noleggiano, ma dentro un nuovo affare, una nuova strada percorsa dagli imprenditori. La stessa che, per i clienti, deve essere chiamata in modo diverso. Una scorciatoia. «Il motivo del buon andamento degli affari? Le patenti sospese o ritirate - spiega uno tra coloro che hanno fiutato il business, Cristiano Aquili, flotta raddoppiata negli ultimi mesi - perché il boom di questi noleggi dipende, in buona parte, proprio da questo». Ecco il motivo, dunque. Le macchinine da ragazzi, le microcar tanto amate dai liceali, hanno pregi che vanno oltre potenza, consumi e tenuta di strada. Due, principalmente. Si guidano senza patente. Possono entrare nella ztl. E in una scorciatoia che attraversa in discesa i mesi da trascorrere senza poter guidare. Le golf cart no, al «Parking Ludovisi» spiegano che per noleggiare quelle la patente è necessaria. Ecco perché «per la microcar c’è un po’ d’attesa, sono tutte prenotate - spiega Daniel Scoppa, uno dei soci della \"FreeRome\" - invece quelle da golf no, se vuole c’è disponibilità immediata». Le automobiline da liceali le affitta anche «Thrifty», con l’ufficio che si trova sempre nel parcheggio dietro via Veneto: anche lì, i due impiegati spiegano il segreto del successo. «Le patenti sospese». Non solo: «Poi ci sono quelli che vogliono andare a fare shopping in centro. E gli uomini d’affari che dovono spostarsi spostarsi spostarsi, e con il taxi spenderebbero una fortuna». Sia chiaro: anche noleggiare una macchinina costa più del biglietto dell’autobus. Dai 32 a cinquanta euro al giorno (più Iva), un centinaio di chilometri a disposizione, divieto assoluto di uscire dal Raccordo. Per le golf cart il prezzo sale: 15 euro ogni ora. Ma, come detto, non è la cifra da spendere che frena i potenziali clienti. Per Cristiano Aquili, il titolare di «Auto City», a corso Francia, i vantaggi delle microcar sono molti: «Non ultimo, quello del parcheggio. Se si lascia la macchinina sulle strisce blu, gli ausiliari non possono fare le multe». I vigili sì. «E poi chi deve muoversi in centro ma non si fida del motorino. Quelli che hanno problemi di peso, che sulle due ruote proprio non si vedono». Così scelgono quella che, in termini tecnici, viede chiamata «quadriciclo». Altri clienti: «Quelli infortunati, operati al ginocchio, che non possono usare la frizione e, per qualche settimana, hanno bisogno di un’auto con il cambio automatico». Insomma, gli affari vanno bene. Lui non nega, visto che negli ultimi mesi non solo ha più che raddoppiato il numero delle microcar da noleggio, ma sta per lanciare «una rete che permetterà di offrire lo stesso servizio in tutta Italia». Qualcuno che già lo fa c’è. Anche a Roma. Qualche ditta tra quelle che si occupano di autonoleggio ha inserito le microcar tra le altre, ma gli specializzati sono pochi, tra cinque e dieci. Tutti nati recentemente. «Io ho cominciato prima di tutti, nel 1999 - dice Aquili - quando nessuno poteva sospettare che le auto guidabili senza patente diventassero un’occasione». Tra i clienti, anche sedicenni che vogliono capire su strada ciò che li aspetta: «Ma sia chiaro, nessuno affitta ai minorenni. Ai genitori sì, in genere prendono la macchinina un paio di giorni, per provarla prima di acquistarne una». Adesso, poi, ai clienti affezionati se ne aggiungeranno altri: «Quelli che esauriranno il bonus da venti punti, perché quella è una clientela che deve ancora arrivare...». Insomma, il futuro si attraverserà con una microcar. Soprattutto se, come il presente, sarà inquinato: «Le targhe alterne? Non ci riguardano, queste macchinine possono circolare». E con il blocco del traffico? «Lo stesso, i quadricicli sono equiparati a motorini Euro due, girano sempre». Attraversano il centro ogni giorno, quindi, le vie principali e i vicoli. E le scorciatoie, anche. Alessandro Capponi Paola Carobbio