Napoli: lento ritorno alla normalità
Il sito di Ferrandelle è di nuovo in funzione, nei Cdr riprendono le attività, ma resta ancora incerta la situazione nelle periferie del capoluogo campano
11 April, 2008
Napoli respira di nuovo. In tarda nottata è stato, infatti, riaperto il sito di Ferranelle, chiuso ormai da cinque giorni, e nel giro di ventiquattrore dovrebbero essere completamente prelevate le tonnellate di rifiuti in eccesso, che si erano accumulate nell’ultima settimana per le strade del capoluogo campano. Dal Commissariato per l’emergenza rifiuti vengono rassicurazioni sulla stabilizzazione della situazione. “Ferrandelle, dicono, in questo momento funziona con regolarità, la manutenzione è stata completata e contestualmente è stata allestita una nuova vasca per le ecoballe”. Contemporaneamente hanno ripreso a funzionare i Cdr campani, tranne quello di Santa Maria Capua Vetere, il cui stop è stato programmato per non arrivare ad un nuovo sovraccarico di ecoballe nel sito.
Continuano però, nonostante gli sforzi, i disagi nelle periferie. È il caso della nona municipalità della città di Napoli, che comprende i quartieri di Soccavo e Pianura, in cui la raccolta dei rifiuti differenziati procede a rilento. Nonostante l’impegno dei residenti, infatti, spesso le campane non vengono svuotate, provocando un accumulo anche dei materiali destinati al recupero. Una situazione ancora non stabile è vissuta nei quartieri Vomero e Arenella, dove, nelle strade non principali, si continuano a vedere cumuli di rifiuti di vario genere. Stessa sorte tocca ai quartieri di Miano, Secondigliano, Scampia i cui abitanti continuano a depositare lungo i marciapiedi rifiuti di ogni tipo. In questi quartieri, dove esiste un forte disagio sociale, risulta sicuramente più difficile avviare una corretta raccolta differenziata.
Resta, comunque, l’impegno di molti cittadini, di associazioni e delle parrocchie, che perseverano nelle attività di sensibilizzazione e nelle iniziative di raccolta straordinaria. È quello sta accadendo, grazie all’azione dei volontari dell’associazione “Auriga onlus”, che supporta la Parrocchia San Francesco Caracciolo nella raccolta di plastica, vetro, carta ed alluminio, testimoniando un continuo impegno della Chiesa, anche con la fine della quaresima.