Bari punta sul porta a porta
Amiu in collaborazione con CONAI avvia il servizio di raccolta differenziata a San Pasquale e Poggiofranco e potenzia il servizio sul resto della città. Entro il 2009 il 52% di differenziata a San Pasquale, Poggiofranco e Japigia e il 25% su tutta la città
14 April, 2008
Raccolta differenziata con metodo “porta a porta” nei quartieri Poggiofranco e San Pasquale, rivisitazione dell’attuale servizio “porta a porta” nel rione Japigia e potenziamento del servizio di raccolta differenziata stradale nel resto della città di Bari.
Sono queste le attività del progetto promosso dal Comune di Bari e Amiu, con la collaborazione del Conai, Consorzio nazionale Imballaggi, in partenza il prossimo 12 maggio che si prefigge i seguenti obiettivi: incremento entro il 2009 delle raccolte differenziate fino al 52% a San Pasquale (nella zona del quartiere compresa tra via Amendola, viale Einaudi e via Fanelli), Poggiofranco e Japigia e fino al 25% nel resto della città; miglioramento della qualità dei servizi (in termini di puntualità degli asporti, rispetto degli orari, rimozione sistematica dei rifiuti intorno alle postazioni dei contenitori, attività regolari di lavaggio, manutenzione e sostituzione dei contenitori).
A introdurre il progetto il sindaco di Bari, Michele Emiliano, il presidente dell’Amiu, Giuseppe Savino, il vicedirettore Conai, Walter Facciotto, l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Cinzia Capano, l’assessore comunale alle Aziende partecipate, Michele Monno, e l’assessore comunale all’Ambiente e sviluppo sostenibile, Maria Maugeri.
Dopo Japigia (dove il servizio di raccolta differenziata è attivo dal 2006) il comune di Bari e l’Amiu, in collaborazione con il Conai, estenderanno il servizio porta a porta anche ai quartieri Poggiofranco e San Pasquale puntando sulla crescita della raccolta differenziata dall’attuale 17% al 52% entro il 2009. Su tutta la città di Bari grazie anche al potenziamento del numero di cassonetti stradali di differenziata, che passeranno da circa 600 a circa 900 per ogni filiera di raccolta, si punta a raggiungere entro il 2009 una crescita della raccolta differenziata dal 17% al 25%.
«Stiamo portando avanti una scommessa importante per la qualità della nostra vita – ha dichiarato il sindaco di Bari, Michele Emiliano - forti dell’esperienza avviata a Japigia nel 2006, che è valsa alla città di Bari, nel rapporto Rifiuti APAT 2007, il primo posto tra le città metropolitane per l’incremento registrato nella percentuale di raccolta differenziata (+6,1% dal 2005 al 2006). Sono certo che l’estensione del servizio a due quartieri popolosi come San Pasquale e Poggiofranco – ha proseguito il sindaco - registrerà la massima collaborazione da parte di tutti i residenti. Separare, riciclare, riutilizzare sono gesti importanti, che possono cambiare in meglio l’ecosistema urbano. Gestire correttamente l’intero ciclo dei rifiuti è l’obiettivo che ci siamo dati nel rispetto dell’ambiente, della salute e di uno sviluppo ecosostenibile».
«Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente dell’Amiu, Giuseppe Savino - è di realizzare una crescita del livello di raccolta differenziata nella città di Bari, migliorare in termini di efficienza e puntualità il servizio e andare incontro alle legittime aspettative dei cittadini, replicando i risultati lusinghieri registrati nel quartiere Japigia. La raccolta differenziata porta a porta – prosegue il presidente Savino – migliorerà l’aspetto della città. Abbiamo scelto la strada del porta a porta per trasformare il rifiuto in risorsa e per scongiurare il rischio “allarme rifiuti” nella città di Bari. Si tratta di un progetto partito da qualche anno che oggi, oltre all’ampliamento del servizio nei quartieri San Pasquale e Poggiofranco, prevede l’apertura di un impianto di biostabilizzazione (circa 14 milioni di euro di fondi regionali), il cui iter di gara si concluderà entro il prossimo dicembre, e di un impianto per la produzione di combustibile da rifiuto (circa 6 milioni di euro di fondi regionali)»
«Il Conai - dichiara il vicedirettore Conai, Walter Facciotto - è impegnato in uno sforzo straordinario in termini economici e operativi per supportare i comuni del Sud nell’avvio e nel miglioramento della raccolta differenziata degli imballaggi affinché possano raggiungere gli obiettivi richiesti dalla legge. Siamo soddisfatti dell’esito della collaborazione con la città di Bari, dell’impegno dimostrato dall’amministrazione locale nell’avvio di una gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti sul proprio territorio. Nell’ambito di questa collaborazione, Conai rappresenta la garanzia che tutti i rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata (acciaio, alluminio, carta, plastica, legno e vetro) vengano effettivamente consegnati, per il loro riciclo e recupero, a realtà industriali in grado di trasformarli in nuova materia dandogli in questo modo una nuova vita».
Il progetto di raccolta differenziata nei quartieri Poggiofranco e San Pasquale sarà supportato da un piano di comunicazione che tocca i temi dell’ambiente, della responsabilità condivisa, dei costi e della convivenza civile. Nella fase di lancio della campagna il logo dell’iniziativa, un polpo blu, sarà la simpatica “mascotte” che caratterizzerà ogni strumento dell’iniziativa affiancato dallo slogan “Separare non è più uno sbattimento”. Nello specifico, a partire dal 21 aprile, i residenti dei due quartieri saranno coinvolti in serie di attività: verrà distribuito materiale informativo sul servizio “porta a porta”e sui benefici ambientali derivanti dalla raccolta differenziata, gadget e cartoline e verranno organizzate attività ricreative e di animazione e spettacoli teatrali all’aperto nei rioni coinvolti. In questi quartieri ogni cassonetto della differenziata sarà personalizzato con adesivi colorati che permetteranno una facile individuazione della tipologia di rifiuto da smaltire. Il messaggio della differenziazione sarà rinforzato, infine, con vetrofanie apposte sulle vetrine dei negozi.
Sul resto della città, invece, prenderà avvio una campagna di comunicazione che avrà una copertura capillare su tutto il territorio cittadino grazie all’utilizzo di tutti i media locali (Tv, stampa, radio, affissioni, internet) allo scopo di raggiungere e sensibilizzare i cittadini.