Approvata la nuova direttiva europea anti-smog
E' lotta alle micropolveri. Nuovi limiti per i PM2,5: meno 20% entro il 2020. A livello dell'intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM2,5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015. Prorogabile solo al 2011, invece, il rispetto dei limiti del PM 10.
15 April, 2008
E' realtà la nuova direttiva europea sulla qualita' dell'aria, adottata in via definitiva. Conferma quanto approvato dal Parlamento Europeo. Per i limiti del Pm 10, sforati in molte zone tra le quali quasi tutte le città italiane, il rispetto della media annuale di 40 microgrammi non è prorogabile oltre al 2011, e così il limite di 35 giorni oltre i 50 mcg. Per ottenere la proroga al 2011 bisogna dimostrare che si sta facendo il massimo.
La Commissione europea ha espresso soddisfazione in quanto il testo adottato dagli stati membri e dal parlamento europeo ''riprende quasi integralmente - ha detto la portavoce all'ambiente Barbara Helfferich - la proposta che aveva presentato nel settembre 2005 e dimostra il forte impegno dell' Unione europea a migliorare la qualita' dell'aria nell'Ue attraverso la definizione di livelli di concentrazione vincolanti per le particelle sottili (PM2,5)''. Per il Commissario all'ambiente, Stavros Dimas, l'Unione europea ''ha oggi compiuto un passo decisivo nella lotta contro una delle principali cause dei problemi che colpiscono l' ambiente e la salute''. La nuova direttiva sulla qualita' dell' aria ''e' una risposta ai timori dei cittadini perche' - ha aggiunto Dimas - fissa standard elevati, ma realistici, per combattere l'inquinamento dovuto alle particelle sottili (PM2,5) nell'Unione europea''.
Le particelle sottili sono considerate tra gli inquinanti piu' pericolosi per la salute umana assieme alle particelle piu' ''grosse'' note come PM10, gia' regolamentate da altre normative. Studi europei evidenziano che un'esposizione a livelli alti di particelle sottili puo' ridurre di otto mesi l' aspettativa di vita per ciascun cittadino. La nuova direttiva prevede che, nelle aree urbane, gli Stati membri riducano mediamente del 20% l'esposizione al PM2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, obbligandoli a portare i livelli di esposizione in queste zone al di sotto di 20 microgrammi/m3 nel 2015. A livello dell'intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM2,5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015 e, se possibile, gia' nel 2010.
Il comunicato della Comunità Europea: soddisfatti dell'adozione definitiva della direttiva sulla qualità dell'aria
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