Aria in Piemonte, De Ruggiero: “Pm10 in discesa, le politiche adottate funzionano”
A confronto gli inverni 06, 07 e 08. Il comunicato stampa dell'assessorato all'Ambiente
23 April, 2008
“Il confronto sulla qualità dell’aria in Piemonte negli ultimi tre inverni ci indica un dato, abbastanza omogeneo su tutto il territorio, dove la diffusione delle polveri sottili è sostanzialmente in discesa. E’ una conferma che le politiche adottate per favorire i pedoni, l’uso della bicicletta e del trasporto pubblico producono frutti positivi, anche se non dobbiamo mollare perché non siamo ancora in linea con quanto ci chiede l’Europa a difesa della salute delle persone”. Lo sostiene l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero a commento dei dati elaborati dal Settore Risanamento acustico ed atmosferico, raccolti da Arpa Piemonte in 40 centraline attive in altrettanti luoghi del Piemonte. La media dei tre inverni - il periodo considerato, tra autunno e inverno, va da ottobre a marzo di ogni anno - è scesa del 19,4 %, mentre i giorni di superamento si sono attestati tra il 2006 ed il 2008 a - 22,7 %. Per salvaguardare la salute dei suoi abitanti l’Unione Europea ritiene che il PM10 non debba superare la media annua di 40 microgrammi per m3 e che i giorni di superamento della soglia massima di 50 microgrammi per m3 non debbano essere più di 35 all’anno. “E’ un dato che riveste un maggiore valore sostanziale - aggiunge de Ruggiero - perché riguarda l’autunno e l’inverno che sono le stagioni più “difficili”, rispetto alla primavera e all’estate, per la concomitanza di emissioni e di fattori climatici differenti e meno favorevoli per la qualità globale dell’aria che respiriamo. Credo di poter dire che siamo sulla buona strada e che abbiamo raggiunto metà del cammino rispetto ai parametri entro cui l’Europa ci chiede di rientrare, un obiettivo sempre più vicino e non irrealizzabile”. Entrando nel dettaglio, di cui si allegano tabelle e grafici, la media invernale che nel 2006/2007 era di 62,6, tra il 2007 ed il 2008 è scesa a 50,5 dimezzando di fatto il divario tra la media più alta registrata storicamente nel periodo considerato ed il parametro di 40 richiesto dall’UE. I giorni di superamento, nello stesso periodo, hanno registrato un dato di - 846, mediamente 21 giorni in meno per stazione. “Il quadro che abbiamo a disposizione - prosegue l’assessore all’Ambiente - ci impone di ribadire gli impegni che abbiamo adottato sinora per incentivare una mobilità pulita e compatibile non solo con l’ambiente, ma anche con i costi sempre più pesanti che i carburanti fossili impongono alle nostre risorse familiari e pubbliche. Abbiamo contribuito al rinnovo del parco auto dei piemontesi e a migliorare la qualità delle emissioni dei mezzi pubblici, mentre potremmo avere un dato più efficace se non si registrassero ritardi nell’attuazione delle misure di limitazione del traffico privato nei centri abitati. Ricordiamo inoltre che la Regione ora lavora sul rinnovo della flotta dei mezzi pubblici e sulla riduzione del costo degli abbonamenti per studenti e lavoratori, a cui si aggiunge lo sgravio fiscale del 19 %, al fine di rendere ancora più appetibile l’uso del trasporto pubblico”.