Energia da rifiuti
Produrre biogas da materiali organici: un'opportunità in Italia ancora poco sfruttata. Legambiente ha presentato il “Manifesto per un'energia dai rifiuti senza CO2“in un convegno su digestione anaerobica e compostaggio - da Ecosportello News
30 April, 2008
Lo scorso 18 Aprile a Milano Legambiente ha presentato il "“Manifesto per un'energia dai rifiuti senza CO2“, con l'obiettivo di avviare una riflessione che coinvolga imprese e amministrazioni pubbliche promuovendo la digestione anaerobica in Italia.
Gestione dei rifiuti, lotta ai cambiamenti climatici, diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili: grandi sfide del nostro tempo che possono trovare una possibile risposta nella digestione anaerobica per il trattamento degli scarti organici (rifiuti urbani, scarti della filiera agroalimentare e forestale) integrata al compostaggio. Il sistema permette di produrre da un lato una fonte energetica rinnovabile - il biogas - dall'altro un fertilizzante organico utile a migliorare la qualità dei suoli.
“L'Italia vent'anni fa era all'avanguardia in questo settore – ha dichiarato Sergio Piccinini, del Centro di ricerche produzioni animali di Reggio Emilia e relatore al convegno -. Ora è agli ultimi posti in Europa”. Secondo Piccinini le potenzialità sono enormi. “Dalle biomasse prodotte nel nostro Paese – ha sottolineato – si potrebbe produrre biometano utile a coprire il 7% del fabbisogno nazionale di energia elettrica”.
“In combinazione con il compostaggio, la digestione anaerobica consente la massimizzazione delle prestazioni ambientali delle filiere di gestione degli scarti organici – ha detto Enzo Favoino, della Scuola Agraria del Parco di Monza –. Infatti, da un lato produco energia rinnovabile, dall’altro ho un fertilizzante organico per l’applicazione sul suolo. Una maggiore concentrazione di sostanza organica nei terreni fa bene all'agricoltura, previene fenomeni di desertificazione e contribuisce ulteriormente alle strategie di lotta ai cambiamenti climatici, grazie alla possibilità di sequestrare il carbonio nei suoli sottraendolo al bilancio complessivo dei gas che finiscono in atmosfera”.