\'Per un´aria pulita, poteri speciali\'
Il sindaco e gli assessori al Traffico, Di Carlo, e all´Ambiente, Esposito, in Centro con i bus. 'Esperimento riuscito'
09 February, 2004
Ai Fori anche una Ferrari Testarossa, con al volante un signore vestito alla Fangio, ma è a pedali L´assessore Esposito: \"Ho visto tanta gente in giro, non mi sembra che i commercianti siano stati danneggiati\" ALBERTO MATTONE Dieci minuti in bus, da piazza Fiume a piazza Venezia, come ai tempi del liceo. E poi a piedi, ai Fori, passeggiando tra lo scalpiccìo dei pedoni, nel silenzio di una città senz´auto, e i ricordi tornano all´era dell´Austerity, ma all´epoca il problema del petrolio era che costava troppo, non che faceva male alla salute. Non è ancora mezzogiorno, Walter Veltroni arriva al Vittoriano con la moglie Flavia, l´auto blu è rimasta in garage, per dare il buon esempio. I bus viaggiano pieni, così come le metropolitane. C´è il sole, soffia anche il vento, la domenica a piedi nasce sotto buoni auspici. «La qualità dell´aria è migliorata, i romani hanno colto questa opportunità, e hanno vissuto la città in un modo diverso dal solito», dice a caldo il sindaco. «Vogliamo anche il sabato senza macchine», gli dice nell´orecchio un bambino, una delle tante formichine che brulicano in via dei Fori, un festival di biciclette, famiglie, runner, skaters, pattinatori, sciami di giapponesi e botticelle grondanti di turisti. In mezzo alla strada c´è anche una Ferrari Testarossa, al volante un vecchietto con il casco di Fangio, ma il bolide è di plastica e al posto del motore ci sono i pedali. Nulla era scontato in questa domenica surreale. Nemmeno che l´inquinamento calasse, che la città respirasse. «Non servirà a nulla», vaticinavano i pessimisti. Invece, già alle 13 le centraline dell´Arpa segnalano una diminuzione sensibile dello smog. E alle 19 registrano livelli di benzene e di polveri sottili inferiori di due terzi rispetto al giorno prima. «Abbiamo raggiunto il risultato che ci aspettavano», dice Veltroni, che una cosa la vuol chiarire subito. «In questi anni - spiega - l´inquinamento a Roma è diminuito, ma siamo stati costretti a bloccare il traffico perché la Regione ha abbassato i limiti per benzene e polveri. Solo per due città, ambedue governate, guarda caso, dal centrosinistra». «Anche questa volta i sindaci - è l´amara constatazione di Veltroni - sono stati lasciati soli ad affrontare il problema dell´inquinamento. Dal governo e dalle Regioni dovrebbero arrivare più risorse per acquistare mille bus a metano e finanziare interventi strutturali per favorire il trasporto pubblico». Gli assessori Di Carlo ed Esposito, Mobilità e Ambiente, fanno cenni di assenso. Anche loro sono arrivati ai Fori senz´auto, e si tolgono qualche sassolino dalla scarpa. «Le metropolitane sono piene - racconta Di Carlo - molte persone salivano in carrozza per la prima volta, ma non ho visto né facce tristi né distrutte». Esposito spunta in bicicletta, rifiata e riflette: «Ci sono stati disagi. Ma la risposta positiva della città sgombra il campo dalle polemiche. Ho visto tanta gente in giro, non mi sembra che i commercianti siano stati danneggiati». Certo, non si sconfigge lo smog con il blocco della circolazione. Occorrono anche misure strutturali, «Ztl periferiche, nuove preferenziali, piste ciclabili» ricorda Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente. E poteri speciali sul traffico, sottolinea Veltroni, che spiega: «Se la Regione ce li avesse concessi quando li chiedemmo, oggi avremmo molti più parcheggi, molte meno auto in strada, e l´aria più pulita. Il problema è che la politica è fatta più di appartenenze di clan che di senso istituzionale. Ecco perché siamo ancora in attesa di quei poteri». Dalla Regione la replica non si fa attendere. «La preoccupazione per la salute dei cittadini - esordisce l´assessore all´Ambiente Saraceni - ci ha indotto a recepire la direttiva europea sui limiti di inquinamento consentiti, con una delibera che riguarda tutto il territorio del Lazio». La polemica su Frosinone e Roma? «In queste due città ci sono le situazioni più difficili, nella capitale circolano 2,5 milioni di vetture». La critica alle targhe alterne? «Mi sono limitato ad esprimere perplessità circa l´efficacia del provvedimento, che non risolve il problema dell´inquinamento». E sui poteri speciali sul traffico, l´assessore alla Mobilità, Gargano, insinua: «Non è che di Carlo li chiede sperando di non riceverli? Il Comune non può decidere quali poteri devono essere sottratti allo Stato e alla Regione». Il ping pong delle polemiche continua. E neanche una giornata eccezionale come questa, che vede in prima linea il Campidoglio nella lotta all´inquinamento, consiglia un profilo più sobrio. Legambiente, che applaude alla città senz´auto, srotola su via dei Fori un lenzuolo con su scritto un grande \"No allo smog\". Aiutano a sistemarlo a terra anche gli assessori e Veltroni, che riflette: «È inaccettabile: la Regione ci costringe a prendere provvedimenti sulla base di proprie delibere. E poi ci critica per averle messe in pratica. È come mandare al fronte qualcuno senza coprirgli le spalle. Non si fa nella vita, non solo in politica». E Di Carlo: «Dobbiamo essere noi a decidere quali sono i poteri speciali e in che misura esercitarli, non Storace. Noi proponiamo, lui decide. La questione è tutta qui».