De Lillo: «Presto quattro termovalorizzatori a Roma»
Il nuovo assessore capitolino all’Ambiente annuncia un viaggio a Brescia per visitare l’inceneritore. Sembrerebbe destinato invece al dimenticatoio il progetto di realizzare un secondo anello del Gra
20 May, 2008
Emergenza cantieri, rifiuti e casa. Sono queste le priorità della nuova Giunta comunale, riunita in Campidoglio per l’approvazione del programma. I dodici assessori (età media 44 anni, due donne, sei tecnici) debutteranno in consiglio comunale il prossimo 26 maggio. L’obiettivo dichiarato di «evitare l’effetto Campania», dunque, torna ancora una volta tra le esternazioni della nuova amministrazione. E, a questo proposito, il neo-assessore all’Ambiente, Fabio De Lillo, annuncia di voler costruire, entro i prossimi cinque anni, «quattro nuovi termovalorizzatori nel Comune di Roma, in zone lontane dal centro e con il minore impatto possibile». Una decisione che potrebbe suscitare qualche polemica, dal momento che il piano regionale approvato - non senza contestazioni - dal commissario Marrazzo prevedeva la realizzazione di quattro nuovi impianti in tutta la regione.
«La previsione di quattro termovalorizzatori da realizzare nel corso del nostro mandato - spiega De Lillo - è stata calcolata sulla base dei rifiuti prodotti e della percentuale di raccolta differenziata praticata a Roma, ancora troppo bassa, che vogliamo incrementare». L’assessore ha poi dichiarato di avere in programma una visita a Brescia per studiare «quello che è considerato come il più importante termovalorizzatore del mondo».
Sul fronte della mobilità e delle infrastrutture, invece, non è ancora chiarito il “mistero” del secondo anello del Grande raccordo anulare, proposto da Alemanno in campagna elettorale e poi scomparso dal programma. Fabrizio Ghera, fresco di nomina ai Lavori Pubblici, sembra non escluderne la realizzazione, anche se precisa che «il progetto non è in agenda».