Un inceneritore a Napoli città
Il primo Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi, tenutosi a Napoli, stabilisce la rotta: discariche e inceneritori in tutte le province campane. E spunta un inceneritore a Napoli città
22 May, 2008
Si è tenuto il 21 maggio 2008 a Napoli il primo Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi. Fra i temi trattati quello dell'emergenza rifiuti campana.
Oltre all'annuncio del pugno duro contro chi bloccherà i lavori per i nuovi impianti previsti (discariche e termovalorizzatori diventano «aree di interesse strategico nazionale»), il governo ha annunciato il piano per risolvere l'annosa questione dei rifiuti campani.
L’elenco è secretato, ma circolano i nomi dei paesi che ospiteranno le discariche. Sono una decina. E confermano anche quelle indicate dal precedente governo Prodi.
Caserta, per esempio, dovrebbe avere una discarica e un termovalorizzatore a Santa Maria la Fossa, dove già è aperto un sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti, e il termovalorizzatore sarà utilizzato anche per i rifiuti di Avellino e Benevento. Napoli dovrebbe garantire due discariche a Terzigno (una, per la frazione organica stabilizzata) e non è escluso che venga confermata anche Chiaiano. Mentre per il termovalorizzatore (la novità del Consiglio dei ministri), il sindaco Rosa Iervolino avrà trenta giorni di tempo pr indicare il sito o sarà Bertolaso a decidere. Potrebbe sorgere nella zona Est della città. Positive le reazioni del sindaco Iervolino, che in due interviste a Repubblica e Corriere del Mezzogiorno sottolinea come già in campagna elettorale avesse dichiarato la sua volontà di costruire un impianto nella città di Napoli. Quello di Acerra, a sentire Berlusconi, entro fine anno dovrebbe entrare in funzione.
Ad Avellino, oltre la discarica di Savignano, che dovrebbe aprire entro fine mese, si ipotizza un’altro sito ad Andretta, zona Vallata, mentre per Benevento si conferma Sant’Arcangelo Trimonte. Salerno, che «avrà il suo termovalorizzatore entro trenta mesi» (sempre Berlusconi), dovrà apire un’altra discarica. E probabilmente sarà quella di Valle della Masseria di Serre. In quel territorio è già in piena attività la discarica di Macchia Soprana. Per tutti i comuni interessati alle discariche, sono previste «compensazioni ambientali». Infine, il governo punta molto sulla raccolta differenziata. A questo proposito, se i comuni non manterranno gli impegni assunti, presentando i loro piani entro 30 giorni, saranno commissariati. Non solo, pagheranno una penale: sarà imposta una maggiorazione della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, pari al 25%, al 35%, al 50%, pari a quei tetti di differenziata che i comuni dovrebbero raggiungere a partire dalla fine del 2008, del 2009 e del 2010.
“A giudicare dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio in conferenza stampa, ci sembra condivisibile l’impostazione del decreto legge per risolvere l’emergenza rifiuti in Campania. Anche perché si è finalmente capita l’importanza dei siti di compostaggio nella gestione complessiva dei rifiuti. Ma quattro termovalorizzatori sono assolutamente troppi, e rischiano di vanificare gli obiettivi fissati per la raccolta differenziata”. Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente commenta le dichiarazioni rilasciate da Silvio Berlusconi sul dl rifiuti al termine del Consiglio dei ministri.
Piano lucido con due dubbi: Acerra e staff - da La Repubblica del 22.05.2008
Quattro inceneritori sono troppi - Intervista a Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania