Un giorno speciale ma sottovalutato
L'intervento
09 February, 2004
PAOLO HUTTER Nella casistica articolata degli stop al traffico, quella di oggi è una domenica di blocco programmata da tempo dalla Regione per ragioni preventive. Cioè non è né un blocco emergenziale derivante dai valori di smog degli ultimi giorni (come li disponeva la Regione fino all´anno scorso), né una domenica a piedi nel centro storico, cioè di quelle programmate ma dai comuni (che il Comune di Milano non ama). Ma credo che queste distinzioni tra blocchi regionali e comunali, programmati o emergenziali, interessino più che altro gli addetti ai lavori, soprattutto quando riguardano la domenica. Nella sostanza quello di oggi è il ritorno di una di quelle giornate speciali che servono ad abbassare per un giorno le polveri ma che soprattutto ci fanno vivere con più o meno soddisfazione, con più o meno disagi, una città diversa. La percentuale (maggioritaria) di soddisfazione e quella (minoritaria) del disagio sono note perché sono state sottoposte a numerosi sondaggi. E´ comprensibile che chi ha la responsabilità di amministrare si preoccupi anche della minoranza, e dei (pochi) casi di assoluta necessità e rilasci dei permessi. Può anche essere comprensibile che si lascino circolare le auto catalizzate a metano perché inquinano molto meno. Ma parliamoci chiaro: il valore di queste giornate sta nelle strade sgombre in cui si può andare in bici coi bambini o giocare a football, sta nel non sentire più il rumore dei motori, più che nella cifra di abbassamento della media giornaliera del Pm10. I permessi, le eccezioni, la velocità spesso alta a cui viaggiano gli esonerati (anche i taxi) rischiano di rovinare la soddisfazione. Se non si può bloccare tutto per dodici ore, si decida che almeno per alcune ore più preziose, anche solo tre , il blocco è davvero totale. E si limiti la velocità di chi ha il permesso. Questa sarebbe una proposta per le prossime ordinanze. E potrebbero farlo anche i sindaci, inserendo dunque una fascia oraria di protezione totale del pedone all´interno di una giornata di protezione prevalente ma non totale. Mancano anche altre cose, per fare di una giornata come questa un´occasione più che un limite. Nonostante sia stata preannunciata da tempo, praticamente nessuno ha organizzato iniziative da domenica a piedi. Si sottovaluta il potenziale sociale, culturale, persino turistico di una giornata così particolare. O forse non si fa affidamento sulla coerenza della Regione nel mantenere le date promesse. Mentre molte cose vive e sociali si potrebbero fare in un calendario di limitazioni al traffico domenicale coerente coi desideri (facilmente sondabili) della maggioranza dei cittadini. Anche questa è una proposta per il futuro. Oggi comunque, nonostante queste mancanze, inforcheremo la bicicletta e sorrideremo nella brezza che dovrebbe, secondo il meteo, arrivare.