Operazione Angeli della Spazzatura
Tra i cinquecento ed i mille volontari per bussare alle porte di duecento mila napoletani, in particolar modo della periferia, per fornire un supporto alla strutture locali nella diffusione della raccolta differenziata, poi tutto il raccolto andrà alle piattaforme Conai della Campania
13 June, 2008
Angeli della spazzatura, questo è il nome che è stato dato all’operazione che prevede l’invio di volontari a Napoli con lo scopo di far decollare la raccolta differenziata.
I volontari, appunto, saranno tra i cinquecento ed i mille, verranno da tutta Italia ed arriveranno da tante realtà: Anpas, Anci, Legambiente, Ordine di Malta, Croce Rossa, ed anche Federazione Italiana Nuoto e Subaquei. Per il momento ne sono stati reclutati già duecento e svolgeranno un ruolo di supporto alle strutture tecniche locali. Si occuperanno, infatti, di distribuire cassonetti, contenitori e materiale informativo, ma anche di portare a destinazione il materiale raccolto, fornendo così un aiuto al personale dell’Asia ed all’esercito. Non spaleranno, invece, i rifiuti dalle strade, come chiarito da Agostino Mozzo, capo del settore della protezione Civile.
L’operazione partirà più o meno verso la fine di luglio, prima bisognerà, infatti, fare una mappatura aggiornata delle utenze familiari e commerciali, oltre che acquistare la strumentazione necessaria, come campane, contenitori, sacchetti per la raccolta, ed organizzare le squadre ed i mezzi impegnati sia nella raccolta sia nel trasferimento a destinazione del materiale. Il tutto durerà tre mesi, ed ogni volontario farà turni di due settimane e si partirà dalla periferia. Dunque, gli angeli della spazzatura busseranno alle porte di Scampia, Pianura, Secondigliano, San Pietro a Paterno, le zone attualmente più in sofferenza a causa della crisi, ma anche le zone dell’area Nord, in cui il governo ha deciso di aprire la discarica della provincia di Napoli. È lì che bisogna partire, ha detto ancora Agostino Mozzo, per far capire alla gente che si può cambiare. In netta opposizione, quindi, con il Piano per la raccolta differenziata presentato dal comune di Napoli, in cui si prevede l’avvio del porta a porta in via sperimentale cominciando dai quartieri meno degradati, come i Colli Aminei. Altro punto di differenza rispetto al piano del comune è la quantità di cittadini che verranno coinvolti nell’operazione, duecento mila, secondo le previsioni di Agostino Mozzo, a fronte dei cento mila previsti dal comune di Napoli.
Tutto il prodotto che verrà raccolto con questo intervento, infine, sarà destinato alle trentatrè piattaforme del Conai, dislocate in tutta la regione Campania e che sono già pronte ad accogliere il materiale.