Nuovo piano rifiuti, commenti e polemiche
Il presidente della Regione promette di chiudere Malagrotta a fine anno, ma sarà necessario trovare un invaso alternativo e ampliare le altre discariche. Quattro i termovalorizzatori previsti, nelle localizzazioni già stabilite dai piani precendenti. Legambiente e Sinistra Arcobaleno bocciano il programma della Regione. Dissente, per ragioni opposte, anche il Campidoglio
20 June, 2008
Quattro impianti di termovalorizzazione, ampliamento delle discariche regionali, nuovi obiettivi (ribassati) per la raccolta differenziata. Questi gli elementi principali, ampiamente anticipati nelle scorse settimane, del nuovo piano rifiuti presentato dalla Regione Lazio.
Ma andiamo con ordine. L'obiettivo della differenziata viene fissato al 44,5% nel 2012, attraverso diversi step: 17,80% entro il 2008; 24,03% nel 2009; 31,15% nel 2010 e 35,60% nel 2011. Percentuali ribassate, dunque, rispetto alla prima stesura del piano, che prevedeva il 50% di raccolta differenziata nel 2010. È prevista una sanzione per i comuni che non raggiungeranno le percentuali fissate.
Per quanto riguarda i termovalorizzatori, non ci sono grandi novità. Saranno quattro (per un totale di almeno 8 linee di produzione) e entreranno a pieno regime nel 2011. Le localizzazioni sono quelle già individuate dai precedenti piani regionali: S. Vittore, Colleferro (una linea già in funzione, un’altra da realizzare), Malagrotta (gassificatore, prima linea inizio attività prevista per fine 2008, la seconda in funzione a giugno 2009) e Albano (Cecchina, per il quale è in corso la fase istruttoria).
Nella fase transitoria che precede la messa in esercizio di tutte le linee, il piano prevede che i rifiuti vengano accolti dalle discariche regionali, che saranno ampliate fino a consentire lo smaltimento di 5.674.000 tonnellate di rifiuti. Ecco nel dettaglio, il “destino” degli invasi: la discarica di Bracciano passerà da 25mila a 329mila metri cubi (con possibilità di ulteriore estensione fino a 1.200.000); Viterbo passerà da 130mila metri cubi a 850mila, con possibilità di estensione ulteriore fino a 1.500.000 metri cubi; Albano Laziale (Cecchina) da 100mila a 500 mila metri cubi; a Latina (Borgo Montello) è prevista la realizzazione di un nuovo invaso che porterà da 70mila a 400mila metri cubi la discarica esistente; Guidonia passerà da 50mila metri cubi a 380mila; ampliamento per 96 mila metri cubi di volumetrie per la discarica di Ponte Galeria; attraverso un piano di riordino, la discarica di Colleferro (Colle Fagiolara) passerà da una capienza di 50mila metri cubi a 1.500.000. Ancora: Civitavecchia (fosso del Crepacuore) passerà da 85mila a 288mila metri cubi di volumetrie; Cerreto Roccasecca da 700mila metri cubi a 2 milioni, con nuova discarica per ceneri inerti da 150mila metri cubi annessa. Risparmiata solo la discarica di Malagrotta, che, anzi, dovrebbe chiudere entro la fine del 2008. A patto che venga aperto un invaso alternativo e che entri effettivamente in funzione della prima delle due linee di gassificazione di rifiuti in costruzione proprio a Malagrotta. La Regione ha individuato nella cava dei Monti dell'Ortaccio il sito per la nuova discarica, ma il XV Municipio, in cui l'area si trova, già nel 2003 aveva bocciato l'ipotesi di trasformarla in uno sversatoio.
La decisione di ampliare le discariche non piace a Legambiente Lazio: «Siamo alle solite –dichiara Lorenzo Parlati, presidente dell'associazione - si allargano tutte le discariche e si prevedono nuovi impianti di preselezione, mentre la riduzione dei rifiuti a monte sparisce e sulla differenziata non si dice nulla su come si vogliono raggiungere gli obiettivi che intanto si rimandano di due anni». Anche se per ragioni diametralmente opposte, le dichiarazioni di Marrazzo su Malagrotta non convincono neanche l'assessore capitolino all'Ambiente, Fabio De Lillo: «Avevamo raggiunto con Marrazzo un accordo generale sulla sopraelevazione di Malagrotta per il periodo 2008-2012, gli anni necessari alla costruzione del quarto gassificatore ad Albano. Vedremo ora cosa produrrà il tavolo tecnico». Alemanno, dal canto suo, fa sapere che voterà contro il piano Marrazzo: «Il commissariamento non può scadere il 30 giugno - dichiara Alemanno - Per questo voteremo contro il piano, per completare tutte le parti mancanti e discutibili dell´attuale documento». Sull'altro versante, la Sinistra Arcobaleno della Regione, da sempre contraria al quarto gassificatore e a nuove discariche, annuncia l´uscita dalla maggioranza se non si troverà un accordo sul piano rifiuti. Rimanendo sul fronte degli scettici, la Pisana è stata presa di mira da residenti e militanti contrari al gassificatore di Albano e all'ampliamento della discarica di Malagrotta chiesto dal Campidoglio.
"No al gassificatore stop a Malagrotta" - da La Repubblica del 25.06.2008
Rifiuti, ecotassa per il Comune che "evade" - da La Repubblica del 25.06.2008
Consenso critico di Cisl Roma al piano regionale rifiuti - Asca del 24.06.2008
Pdci, il piano rifiuti di Marrazzo è apprezzabile ma non eccellente - Asca del 24.06.2008
Piano per i rifiuti del Lazio: termovalorizzatori e discariche ma gli impianti non sono sufficienti - dal Messaggero del 23.06.2008
"Malagrotta chiusa entro il 2008 ma ci vuole un´altra discarica" - da La Repubblica del 19.06.2008
Marrazzo: «Rifiuti, il mio piano in tre mosse» - dal Messaggero del 07.06.2008
Il comunicato di Legambiente Lazio