"No all'inceneritore ad Agnano"
Contro la decisione del sindaco, ad Agnano come a Chiaiano, si è schierata anche la municipalità, ed ha l’appoggio di chi lotta contro la costruzione di una discarica nelle cave dell’area nord.
25 June, 2008
Sono cominciate le proteste contro la decisione di costruire ad Agnano l’inceneritore napoletano. Come a Chiaiano accanto ai cittadini si è schierata la municipalità, questa volta si tratta della decima, rappresentata dal presidente Giuseppe Balzamo. Quest’ultimo ha ribadito la propria opposizione alla scelta del sindaco Iervolino, già annunciata immediatamente dopo la designazione di Agnano. Per confermare tale posizione, è stato convocato un consiglio d’urgenza della municipalità con il seguente ordine del giorno: “Forme di lotta per contrastare la scelta di realizzare l’inceneritore ad Agnano”, cui ha preso parte anche la rete rifiuti zero. I motivi per cui la decisione non può essere condivisa, secondo Balzamo, sono da ricercarsi non solo nella presenza delle terme, ma anche di tutti i progetti il cui avvio l’area attende da anni, sempre promesse mai realizzate come la privatizzazione della struttura termale che permetterebbe di farle diventare il cuore di un nuovo sviluppo turistico-congressuale. Questa scelta, ha commentato Balzamo, distrugge un quartiere da decenni in attesa di rilancio.
A queste ragioni se ne aggiungerebbero altre di tipo tecnico, come chiarito da Salvatore Perrotta, sindaco di Marano, secondo cui l’area scelta sarebbe ad alto rischio sismico. Dopo avere indicato Chiaiano come sito per una discarica nonostante sia a poche centinaia di metri da ospedali e in piena zona urbanizzata, ha detto il sindaco, ora esce fuori Agnano, praticamente alle pendici della solfatara, cioè un vulcano attivo artefice del bradisismo nella zona flegrea. Il movimento contro la discarica a Chiaiano, dunque, appoggia la protesta contro l’inceneritore. Resta da capire se si tratta dell’inizio di un’alleanza tra i due territori.