I milanesi preoccupati per lo smog?
Ce lo dice il sondaggio delle Mamme Antismog
13 February, 2004
Venerdì 6 febbraio 2004, alle ore 17,30, presso il Flagship Store Patagonia in corso Garibaldi 127, si è tenuta la conferenza stampa del M.A.M., Mamme Antismog Milano, per presentare i risultati del questionario “Respirare a Milano”. Il M.A.M. è un gruppo, composto principalmente da mamme, formatosi in modo spontaneo ed apolitico nell’inverno del 2001-2002, di fronte all’emergenza smog acuita dall’assenza di precipitazioni di quel periodo. Amministrazioni e pediatri consigliarono infatti di tenere a casa i bambini aspettando la pioggia. Il gruppo si è formato principalmente attraverso le scuole e gli asili della città col semplice passaparola. “Spronare gli amministratori ad attuare soluzioni coraggiose e concrete per risolvere la grave situazione dell’inquinamento” è rimasto uno dei principali obiettivi delle mamme Antismog. Così come la sensibilizzazione dei cittadini sulla gravità del problema inquinamento rimane una delle priorità del gruppo. A tal fine è stato redatto il questionario, distribuito tra i cittadini di Milano, tra il 12/11/02 ed il 15/05/03, Respirare a Milano. Il questionario, cinque domande a risposta multipla, ha avuto un buon successo, ne sono stati infatti riconsegnati più di 2000, costituendo così un campione non indifferente. “Lei è preoccupato per lo smog a Milano?” 929 persone a questa domanda hanno risposto: Si, moltissimo. 827 sono invece solo “molto preoccupate”, mentre 20, su un campione di più di 2000, non lo sono assolutamente. “Quali ritiene essere le principali cause di inquinamento atmosferico a Milano?” La stragrande maggioranza delle persone ritiene che il traffico veicolare sia la prima causa (1130). 889 persone indicano invece nel riscaldamento degli edifici la causa principale. “Chi governa la città e la sua area metropolitana si è fatto carico del problema dello smog?” La domanda era posta in modo tale da evidenziare i diversi impegni delle amministrazioni (Regione, Provincia e Comune). Tuttavia, a parte qualche sottile differenza, i tre enti hanno ottenuto le stesse critiche. In pratica il campione intervistato, nella quasi totalità, ritiene che le amministrazioni non abbiano fatto nulla, se non a parole. “Quali potrebbero essere politiche e azioni utili, a breve, medio e lungo termine, per ridurre l’inquinamento atmosferico a Milano?” Domanda complessa ed articolate in tre sotto categorie, ha comunque evidenziato una certa conoscenza del problema da parte del campione. A breve termine i cittadini suggeriscono, nell’ordine, di controllare il “buon funzionamento” degli impianti di riscaldamento, di distribuire le merci con veicoli a basso impatto ambientale, di controllare rigorosamente i sistemi di scarico del parco veicolare,di effettuare blocchi del traffico, di ripristinare l’adozione delle targhe alterne e delle domeniche a piedi. A medio termine le priorità sono invece la costruzione di una rete di piste ciclabili cittadina e naturalmente il potenziamento della rete del trasporto pubblico, in particolare tram, metrò e filovie. “Il traffico e la cattiva qualità dell’aria riducono le possibilità di fruire, nel migliore dei modi, degli spazi e dei servizi che offre la città?” Qui i numeri parlano chiaro: su 2014 persone intervistate 1844 rispondono Si. La conferenza stampa ha avuto un buon successo, così come il questionario. Alta la partecipazione sia dei cittadini che degli organi di informazione ai quali le Mamme Antismog hanno voluto ricordare che “il livello di inquinamento dell’aria nella nostra città è molto oltre il limite di guardia. In numerosi comuni italiani vengono presi seri provvedimenti per ridurre lo smog. A Milano non si fa nulla di incisivo. Siamo molto preoccupate per la salute di tutti. Crediamo che solo un reale cambiamento di mentalità tra i cittadini insieme a provvedimenti concreti e lungimiranti da parte di chi ci governa possano migliorare la qualità dell’aria e rendere più vivibile Milano”.