Troppo ozono nell'aria, è colpa dell'afa
Nell'ultima settimana, la concentrazione dell'inquinante ha superato i valori di attenzione per ben cinque volte. Legambiente chiede che venga immediatamente diffusa un'ordinanza (prevista dalla legge) che informi la popolazione dei rischi per la salute e degli accorgimenti da adottare
01 July, 2008
Complice il caldo asfissiante di questi giorni, i livelli di ozono nell'aria di Roma hanno superato il livello di attenzione stabilito dalla legge (180 microgrammi per metro cubo) ben cinque volte nell'ultima settimana. Il gas, che nella stratosfera svolge l'importante funzione di protezione dai raggi ultravioletti dannosi, è invece un potente inquinante a quote più basse, dove risulta nocivo per l'uomo e per gli ecosistemi.
A farne aumentare pericolosamente le concentrazioni, il cocktail micidiale di afa e smog che attanaglia Roma da una settimana. Le centraline che controllano la qualità dell'aria hanno così registrato 208 microgrammi lunedì 23 giugno, 183 microgrammi martedì 24, 187 mercoledì 25, 202 sabato 28 e 183 domenica 29.
Una situazione che preoccupa molto gli attivisti di Legambiente Lazio: «A fronte di questi sforamenti - denuncia l'associazione - l'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo non ha ancora firmato l'ordinanza che informa i cittadini degli effetti dell'ozono sulla salute e sulle precauzioni da adottare. Eppure la legge prevede che l'ordinanza scatti dopo un solo giorno di superamento in una sola centralina». Tra i problemi causati dall'ozono ci sono irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e alle vie respiratorie, mal di testa, senso di pressione al torace e tosse. A maggior rischio anziani, bambini e malati cronici.
L'ondata di calore, intanto, non accenna a dar tregua. Lo stato di allerta per il caldo durerà almeno fino a domani.