L’ecopass della discordia capitolina
L’assessore De Lillo si dichiara interessato ad applicare anche a Roma una congestion charge sul modello milanese. Ma in questo caso al posto della Ztl .Seguono polemiche infuocate e la smentita di Alemanno
03 July, 2008
È bastata la parola - “ecopass” - evocata sulle pagine romane di Repubblica, a scatenare la bagarre: proteste, contestazioni, polemiche. Fino alla secca smentita di Alemanno, arrivata puntuale dopo qualche ora. Ma andiamo con ordine. Secondo la redazione del quotidiano, l’assessore capitolino all’ambiente, Fabio De Lillo, guarderebbe «con simpatia» al ticket antismog in vigore a Milano dall’inizio dell’anno. Tanto da ipotizzare «un lavoro approfondito per verificare la possibilità di introdurlo anche nella capitale». L’ecopass manderebbe in pensione le Zone a traffico limitato, alle quali si accede con un permesso, dal costo variabile a seconda di chi ne fa richiesta, di validità annuale. Se davvero venisse introdotta una congestion charge sul modello milanese, gli automobilisti romani dovrebbero pagare un pedaggio per ogni accesso al centro storico. Una misura più drastica, ma che lascerebbe fuori molte categorie di mezzi esentate dal pagamento. Una misura che, secondo le dichiarazioni di De Lillo, «è un provvedimento importante per combattere l’inquinamento atmosferico da traffico».
Le reazioni alle dichiarazioni dell’assessore non si sono fatte attendere. Secondo le stime di Legambiente Lazio, l’introduzione di un pedaggio sul modello di Milano darebbe libero accesso al centro storico di Roma ad oltre un milione di automobili e veicoli commerciali. L’ecopass in salsa lombarda, infatti, esclude dal pagamento le automobili a benzina euro 3 ed euro 4 e i mezzi commerciali euro 4 dotati di filtro anti-particolato. «L’assessore ha ragione a dire che bisogna intervenire sul traffico in centro – ha commentato Lorenzo Parlati, presidente dell’associazione ambientalista – ma l’ecopass meneghino creerebbe solo l’effetto opposto». Secondo Legambiente, la soluzione ai mali della capitale consiste invece nella riduzione del numero dei permessi di accesso alla Ztl, nell’aumento delle tariffe e nel prolungamento dell’orario di attivazione dei varchi. L’esatto contrario di quello che ha fatto, o sta per fare, l’amministrazione Alemanno, che ha annunciato la riduzione del costo dei pass per i commercianti e sta valutando di posticipare di una o due ore l’attivazione della Ztl notturna del centro storico.
Critiche feroci sono arrivate anche dalla Confcommercio di Roma, che ha definito l’ecopass un «inutile balzello per i cittadini». «Siamo costretti - ha dichiarato il presidente Cesare Pambianchi – ad opporci chiaramente a qualsiasi ipotesi che metta a rischio la fruibilità della città per gli imprenditori, i cittadini e i turisti». E sul fronte dei contrari si è schierato anche l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Filiberto Zaratti, che citando i dati di Legambiente ha difeso a spada tratta l’efficacia della Ztl del centro storico, «una delle maggiori d’Europa, che va mantenuta e di cui va garantita la funzionalità». Dello stesso avviso il presidente del I Municipio, Orlando Corsetti, che, spalleggiato dalle associazioni dei cittadini, ha sottolineato gli effetti positivi ottenuti con la Ztl. «Se l’assessore dovesse insistere con l’ecopass – ha dichiarato Corsetti – dovrà essere disponibile al confronto, che potrebbe passare anche per un referendum popolare». Un secco «no», infine, è arrivato anche dalla Consulta per la vivibilità del centro storico: «Dopo l’ipotesi di ridurre, per i commercianti, il costo del permesso della Ztl e la proposta di modificare l’orario di chiusura notturna dei varchi – ha dichiarato Gisella Pandolfo, portavoce della Consulta – il progetto di sostituire la Ztl con l’ecopass rappresenta un ulteriore e pesantissimo attacco alla tutela del centro storico, dei suoi monumenti e dei cittadini». Tutti contrari, dunque. Inclusi i rappresentanti dell’opposizione in Campidoglio, che hanno invitato De Lillo a dimettersi.
Sotto il fuoco incrociato delle polemiche, il sindaco Gianni Alemanno si è affrettato a precisare che sull’ecopass «non ci sono decisioni in merito, e quella espressa dall’assessore De Lillo è solo una sua ipotesi personale e tutta da verificare». Interrogato in proposito da Eco dalle Città, De Lillo non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni.
"Così l´ecopass sostituirà la ztl" - da La Repubblica del 02.07.2008
"No all´ecopass, meglio la Ztl": Il centro boccia il modello Milano - da La Repubblica del 03.07.2008