Telecamere, il lamento dei furbi
Ultimo giorno per passare indenni sotto i portali videosorvegliati della Ztl: "Servirà a poco"
16 February, 2004
FABIO MARZANO L´ultimo giorno per passare indenni sotto le telecamere, poi da domani arriveranno le multe. Le reazioni degli automobilisti ai semafori di fronte alle porte elettroniche si dividono tra comprensibili egoismi, inni al rigore subalpino e autocommiserazioni varie. «Ci vediamo poi alle elezioni», promettono i più arrabbiati. Ma su indifferenza e ostilità, comunque, nel torinese-pensiero prevale un atteggiamento collaborativo e sensibile ai problemi dello smog e della qualità dell´aria. In realtà, per il momento, le regole della viabilità nella Ztl rimarranno sempre le stesse. Rispetto a prima, però, ora si dovranno rispettare. Sotto le forche caudine dei varchi videosorvegliati c´è l´ombra delle contravvenzione: 68,25 euro da pagare entro sessanta giorni come recita il codice. «Il divieto c´era anche prima, non vedo lo scandalo o l´attentato alla privacy» spiega Paolo Brossa, fermo all´incrocio tra via Rossini e corso San Maurizio. «Non sono sicuro che questi provvedimenti migliorino la viabilità in centro, ? aggiunge ? ma è un discorso di civiltà che condivido». In via Rossini la circolazione sarà comunque sempre consentita da via Po verso la Dora. Mentre in via XX settembre le quattro ruote, in caso di trasgressione, non avranno diritto di appello. «Non abitiamo in centro e di solito ci spostiamo con i mezzi pubblici, anche se solo un po´ lenti. ? dice Vincenzo Giarratano confortato dalla famiglia ? forse ci vorrebbe più chiarezza con i cittadini» . «Una m?» commenta serafico all´angolo con corso Matteotti un signore brizzolato al volante di un 16 valvole che sfreccia sotto l´ambaradan a circuito chiuso appena scatta il giallo. E´ la Torino \"maranza\", quella che mal sopporta limitazioni, blocchi del traffico e che non è disposta a rinunciare alla propria auto. Dalle parole ai fatti: la situazione non migliora in via Milano all´altezza di Porta Palazzo, movimentata ieri dal match clou tra Tunisia e Marocco. «L´unico sistema per evitare la multa è prendere la fionda, lo scriva per favore. - afferma Carmelo Prisinzano - Sto aspettando che mia moglie esca dal lavoro, e dalla prossima settimana non so più come organizzarmi. I pullman, d´altra parte, non arrivano fino a Orbassano e poi che senso ha comprare una macchina e non poterla usare?» . Gianfranco Corronca, invece, accosta a pochi metri dalla Curia Maxima, subito a ridosso della porta di viale IV marzo, che riprenderà le auto che passeranno dalle 7,30 alle 10,30. Permesso da residente in bella vista sul cruscotto del fuoristrada: «Sto aspettando di capire bene che cosa accadrà davvero, mi pare che il rispetto delle norme, però, torni utile a tutti. L´importante per noi che abbiamo un´attività autonoma è poter raggiungere i clienti in auto. Devo ammettere, però, che per registrare la targa sulla lista bianca non abbiamo incontrato particolari problemi di burocrazia, con un solo fax abbiamo risolto tutto». Qualche veicolo annaspa di fronte al vigile di silicio ma solo una Smart con targa svizzera, con un \"Ti amo\" stampato sulla porte laterali, aggira l´ostacolo e torna indietro verso la piazza del Duomo. In via Pietro Micca angolo piazza Solferino, invece, il semaforo è considerato elemento, non essenziale, dell´arredo urbano. Anche in questo caso la segnaletica avverte dello stop già alla Cittadella, ma solo il pullman si ferma diligente. Il modello è quello già sperimentato in via Sacchi, trasformata a senso unico con una doppia corsia riservata ai tram. Una coppia di signore cartina alla mano prova già ad abituarsi al nuovo corso della viabilità subalpina davanti all´istituto Avogadro: «Dobbiamo andare al Giovanni Vecchio e oggi (ieri per chi legge, ndr) volevamo sperimentare la nuova Ztl. Sono d´accordo con le decisioni del Comune ma dovrebbero fare un po´ più di informazione». Per le visite in ospedale, in ogni caso, si può ottenere l´annullamento della contravvenzione con la cosiddetta giustificazione a posteriori. «Sono già penalizzata così con l´auto non catalitica, adesso ci volevano anche le telecamere a complicarmi la vita» si lamenta Raffaella, Panda rossa, auricolare inserito e cinture di sicurezza. C´è spazio anche per Michele Amelian, lavoratore dell´Est residente in via XX settembre: «Non ho avuto tempo per chiedere il permesso e non saprei a chi rivolgermi, adesso come farò ad andare a Porta Palazzo?».