Stoviglie compostabili crescono
Positivi i trend di vendita delle stoviglie compostabili. Grandi e venti e mense aziendali o scolastiche i principali traini del mercato. Intervista a Alberto Castellanza, esperto di Novamont, azienda leader nel campo della biodegradabilità
29 July, 2008
Continua l’estate e con essa il prolificare di fiere e sagre.
Centinaia di migliaia di pasti serviti all’aria aperta, sempre più spesso serviti con stoviglie biodegradabili e compostabili. Ne parliamo con Alberto Castellana, esperto di Novamont, azienda leader nel campo della biodegradabilità
Dott. Castellana, come va il mercato delle stoviglie compostabili?
Il trend è quello della crescita costante. Oltretutto la gamma dei prodotti che produciamo è in costante aumento. Senza dubbio il mercato mostra un interesse crescente per questo settore.
Un mercato che ha un qualche traino?
Sicuramente il traino di questo settore è rappresentato dal mondo dei grandi eventi (fiere, sagre, etc.) e da quello delle mense, aziendali o scolastiche che siano.
Esistono leggi locali che obblighino all’uso di stoviglie riciclabili?
Esistono situazioni in cui l’uso delle stoviglie biodegradabili e compostabili è imposto: ci sono esempi in Umbria (in particolare nella provincia di Perugia), in Veneto (ad esempio Portogruaro, che ha fatto un ottimo lavoro di razionalizzazione ed omogeneizzazione delle sagre locali), ed altre realtà si stanno orientando in questa direzione. Sono comunque iniziative di amministrazioni locali…
Qual è il vantaggio nell’utilizzo delle stoviglie compostabili?
Innanzi tutto la riduzione dei rifiuti conferiti in discarica. Le stoviglie monouso classiche, non sono riciclabili.
Con quelle compostabili, tutto il materiale di scarto raccolto (eccezion fatta per le bottiglie e delle tovagliette di carta) finisce in un’unica filiera, quella dell’organico, con una maggior facilità di conferimento e soprattutto una minor spesa per lo smaltimento dei rifiuti.