Strisce blu, tutto rinviato. Alemanno non ha gradito il piano proposto dalla speciale commissione tecnica (costituita da architetti, ingegneri e urbanisti) chiamata a decidere il futuro della sosta a pagamento nella capitale. Il piano, tra le altre cose, prevedeva l’aumento delle tariffe in alcune zone della città. Una misura che, evidentemente, il sindaco non si è sentito di avallare, dopo che, più di una volta, aveva definito le strisce blu «uno strumento per fare tassa», dal «carattere eccessivo e vessatorio».

A questo punto, il Campidoglio ha deciso di prendersi una settimana di riflessione, per studiare attentamente il piano e trovare una soluzione che convinca tutti. La giunta dovrebbe comunicare le nuove regole della sosta tariffata il prossimo venerdì 8 agosto. «Per quella data chiuderemo la questione», ha comunicato l’assessore alla Mobilità Sergio Marchi, che nega che ci siano state discussioni in seno alla giunta: «La commissione mista di ingegneri, architetti e tecnici del dipartimento VII ha terminato i lavori e li ha depositati in giunta. La materia è complessa e alcuni colleghi hanno presentato osservazioni e spunti interessanti, perciò la giunta si è data una settimana di tempo per visionarli e deliberare».

Intanto, i minisindaci di Prati, Ostiense e San Giovanni (i quartieri più colpiti dall'abolizione delle strisce blu) lamentano uno scarso coinvolgimento nelle decisioni da parte del Campidoglio. «È un segnale grave. Come si fa a non consultare nessuno, neanche la commissione competente - commenta Antonella De Giusti (Pd) presidente del municipio XVII - Il 23 giugno abbiamo inviato all´assessorato alla Mobilità un puntale dossier dove spiegavamo tutti i problemi di Prati. Abbiamo chiesto un incontro per confrontarci, ma nulla, nessuna risposta».


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