Il debutto del Grande fratello
Mattinata d´ansia ma anche soddisfazione nella sala controllo del 5T . Sono già 40mila le targhe inserite nel data base
17 February, 2004
Il giorno del debutto del controllo di parte della Ztl e delle vie riservate a tram e autobus con le telecamere è anche un esame importante per i tecnici di 5T, la società che studia e analizza il traffico torinese servendosi di strumenti elettronici e informatici. Un compito oscuro e forse difficilmente comprensibile da chi si trova imbottigliato in un ingorgo. Ma è in questa palazzina di corso Bramante accanto al deposito Nizza di Gtt che si ha il polso della situazione. Qui si verifica quali sono gli incroci congestionati, quali sono i punti di difficoltà e si mandano segnali e messaggi per i rimedi. Al quarto piano c´è l´open space che governa l´operazione «grande fratello» che dopo settimane di sperimentazioni, oggi si confronta con la realtà. Su cinque degli undici monitor (saranno tutti in funzione quando il progetto telecamere conterrà «39 occhi», entro il 2005) fin dalle prime ore del mattino sfilano auto riprese dalla parte del numero di targa. Sono le immagini che le centraline dei sette punti da ieri attivi e pronti a colpire i trasgressori non hanno cancellato e hanno invece rimandato qui per una seconda verifica. La prima avviene sul posto: se l´auto che passa sotto la telecamera fa parte dei 40 mila autorizzati (residenti nella Ztl, muniti di uno dei permessi di accesso, esentati in quanto taxi o mezzo di forze dell´ordine), la centralina sulla strada cancella automaticamente l´immagine. In caso contrario si passa al secondo esame nella cabina di regia in corso Bramante. Intorno alle 10,30, quando scatta il via libera alla Ztl da alcuni accessi, arriva la prima risposta dal direttore di 5T, Giovanni Forti e di alcuni suoi collaboratori, supportati, per questo debutto, dai tecnici di Milano, città che da oltre un anno sperimenta il controllo con telecamere. «Rispetto a lunedì scorso, tra le 7,30 e le 10,30 c´ è stato un calo del traffico, nei sette punti sotto osservazione, del 36 per cento: da 5 mila passaggi siamo scesi a 3.500». Inutile chiedere delucidazioni sul primo trasgressore o altre curiosità: qui si ragiona su tendenze, percentuali, diagrammi elettronici. Su cui gli esperti ragionano per buona parte del resto mattinata e del primo pomeriggio. Quando arriva il secondo responso della giornata. Dice Foti: «Le liste delle sette telecamere hanno riscontrato il 34 per cento di autorizzati. Ci hanno rimandato quindi il 66 per cento di auto non in regola. Il nostro secondo controllo ci ha permesso di constatare che un altro 10 per cento lo era: la centralina non filtrato un numero di targa poco. Alla fine, nelle tre ore, davanti alle telecamere è sfilato un 56 per cento di auto teoricamente non autorizzate». Tradotto in cifre: 1.800 trasgressori che tra venti giorni potrebbero ricevere a causa la multa da 68,25 euro. Ma sono molto cauti Foti e i suoi collaboratori: un sistema di questo genere, per quanto affidabile, può presentare sempre un margine di errore. Ci possono essere autorizzazioni non ancora accettate dalla «white list». Nel complesso c´è soddisfazione: tutto ha funzionato, non c´è stato alcun intoppo, come in altre città. Non è poco, in attesa che la novità venga assimilata totalmente. (g.l.v.)