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Incentivi alle rinnovabili: cancellarli, ridurli o mantenerli?
Il governo pensa di ridurre o cancellare gli incentivi per l'energia rinnovabile
23 %
 
Il sistema di incentivi funziona bene così com'è, lasciamo tutto invariato
5 %
 
Vanno aboliti, perché costano troppo e generano truffe e speculazioni
32 %
 
Manteniamoli, ma prevedendo una riduzione progressiva nell'arco di 5/10 anni
40 %
 
Gli incentivi andrebbero aumentati, perché sono ancora indispensabili per le rinnovabili e creano occupazione
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12 commenti
Scrivi un commentoSilvio
01.04.2011 02:04
Blocchiamo gli speculatori che devastano i terreni e lo fanno solo per profitto,
ma fino a 6 Kw integrati nei tetti delle case per autoconsumo incentiviamoli di più.
Fabrizio
28.03.2011 17:03
Va Tutto Bene.
Quindi adesso mandiamo a casa i nostri dipendenti, il SIG. ROMANI PAOLO E LA SIG.STEFANIA PRESTIGIACOMO.
Questo ci mandano a dire dalla capitale, la nostra Vecchia, Sporca, Decrepita e Caotica Roma, Va Tutto Bene , e già Va Tutto Bene, quante macchine blu con i vetri scuri sono la parcheggiate a motore acceso e le nostre forze dell'ordine sono la belle e impeccabili nell'uniforme sotto i raggi del sole di marzo.
Che incantevoli palazzo Chigi e palazzo Madama e che dire dei nostri direttori artistici in giacca e cravatta azzurra, scarpe firmate stipendi milionari e orologi d'oro al polso se non Va Tutto Bene.
Svegliamoci Non Va Tutto Bene,Non lasciamo che Roma lo dica ancora, Operai o Imprenditori, che siate del sud del centro o del nord, cosa importa se siete Donne o Uomini, i nostri diritti dove sono finiti? questo mi chiedo ogni mattina, non sono un giornalista o un laureato forse lo dedurrete, sono un datore di "stipendio" consapevole del fatto che nessuno può violentare i miei diritti ne tanto meno quelli dei miei Dipendenti, "arruolati" uno per uno, si arruolati perche questa è una guerra, li conosco i miei ragazzi sono giovani e intelligenti li conosco per nome lavoriamo assieme, sono i miei ragazzi le mie famiglie gli voglio Bene e sono ricambiato.
Nessuno può permettersi, nessuno deve mettere a rischio Cento Cinquanta Mila, si 150.000 posti di lavoro , nessuno può mettere con le spalle al muro più d 1000 aziende italiane che pagano le tasse e gli stipendi a chi rischia di farle chiudere, ho stracciato contratti per Migliaia di Euro, questi sono dati di fatto,qualcuno ha danneggiato investitori italiani, le banche hanno congelati finanziamenti per milioni di euro, e in tutto questo caos riesco a domandarmi dove siete, dov'è la vera politica e i gli attori dove sono, dove sono le istituzioni e la giustizia, com'è possibile che questo accada in una repubblica, quella italiana la mia Italia,la costituzione recita; Art 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, com'è possibile che si violi la certezza del diritto e la tutela dell'affidamento, per quale insensato motivo, per quale interesse economico con quale giustificazione.
il Ministro Dello Sviluppo, o dovrei dire del sottosviluppo, Economico Paolo Romani in accordo con Il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, inconsciamente o forse nell'ignoranza hanno condannato a morte un settore intero, quello delle Energie Rinnovabili, hanno condannato e vogliono privarci della nostra indipendenza, senza chiederci neanche un parere, se possono fare questo possono fare anche altro, e forse di peggio, QUINDI SE NE DEVONO ANDARE A CASA, O IN MISSIONE UMANITARIA A GIAPPONE, ADESSO ! POSSIBILMENTE A FUKUSCHIMA,LI C'E VERAMENTE BISOGNO ANCHE DI LORO !
Con una sola mossa si è violata la costituzione i nostri diritti, messo in crisi un un'intera nazione.
La costituzione italiana dice che La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, ma allora perché non e così, c'è un errore nel testo o cosa ? sono un folle o lo sono gli altri ?
Svegliamoci, stiamo già pagando un conto molto salato per il nostro dormiveglia, abbiamo dormito e pagato abbastanza,l'indipendenza Energetica e liberta di informazione,libertà di parola e pensiero, liberta di scelta e di stampa, vecchie parole dimenticate, molti hanno combattuto e pagato con la vita per farcene dono,oggi stanno cercando di privarci dell'Indipendenza Energetica cardine dello sviluppo e simbolo delle nostre liberta e dei nostri diritti,NO, non dobbiamo accettarlo.
E vorrei lasciarvi rendendo nota una frase di un piccolo Uomo,
Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla.
Albert Einstein.
Firmato
Fabrizio Benigni
FATTI NON FANTASIE
24.03.2011 15:03
Letto con interesse tutti i commenti.
A partire da STOP CONSUMO TERRITORIO in poi not una terrificante assenza di fatti e numeri corretti.
Tutto il fotovoltaico in Italia (ad oggi) occupa meno dello 0,002% del territorio agricolo. Se si sviluppasse solo su terreno agricolo arriverebbe al massimo (raggiungendo i livelli della Germania) allo 0,4%.
Ai nostri amici rimarrebbe il 99,6% di verde di cui occuparsi; penso sia sufficiente.
Nulla da dire invece in merito agli abusi edilizi o sviluppo urbano che sono un altro argomento interamente.
Il Nucleare sicuro (4° generazione) costerebbe al cittadino circa 80 centesimi al KWh, il fotovoltaico costa 20 al KWh, bruciare gas o petrolio costa 7 centesimi al KWh.
L'energia all'ingrosso ne vale 9. Ovviamente senza i contributi statali NESSUNO investirebbe nel fotovoltaico.
Punto FONDAMENTALE: tra tasse dirette, indirette e indotto gli impianti fotovoltaici restituiscono allo Stato TUTTO l'incentivo che ricevono !!!
Questi sono i FATTI:
giuseppe
18.03.2011 06:03
Ma come mai ci ricordiamo del territorio o dell'agricoltura solo quando ci conviene? Ma come puo' un contadino che coltiva grano vivere se il costo a qle e' di 15,00 20,00 e. Ma perche' permettiamo che arrivi grano da tutte le parti del mondo non tutelando la nostra agricoltura e poi ci lamentiamo se i contadini cercano altre fonti di guadagno ? Riflettiamo gente riflettiamo
caiofabricius
16.03.2011 20:03
...ecco appunto, metteteli sui tetti e siamo tutti contenti, che la (poca e superstite) terra fertile è bene raro e prezioso per i nostri figli, nipoti e pronipoti e non va irreversibilmente sterilizzata per continuare in logiche consumistiche sfrenate e capricci energivori (condizionatori per stare a 24° in inverno e 18° in estate). Già adesso per soddisfare il fabbisogno del principale cibo made in Italy (la pasta) bisogna importare più del 40% di grano duro...
Mariangela
16.03.2011 15:03
Gli incentivi sulle fonti alternative sono la grande spinta ad aver fanto incrementare le fonti alternative. Chi sventglia i vari opportunismi non sa i vari e grandi gradi di controllo che ci sono dietro un impianto del genere. Da alcuni anni ho collocato sul mio tetto alcuni pannelli fotovoltaici e il capitale E' TUTTO DI TASCA PROPIA!!Inoltre è fuori dubbio la proliferoazione di aziende che si occupano delle fonti rinnovabili, per cui anche sul fronte occupazionale la carta è sicuramente vincente!!
vera
13.03.2011 17:03
dolci ventilatori e un mare blu di pannelli solari alimentati dal sole e dal vento che non appartengono a nessuno!come si fa a non capire che i terreni possono produrre energia pulita,non comprata da altri paesi e che i proprietari dei terreni sono ben contenti di offrire i loro ettari di terreno per non combattere più con i cinesi!
non si può parlare se non si è coltivatori,se non si è usciti vittoriosi dalla crisi grazie a questo settore!elettricisti,ingegneri(giovanissimi),aeroporto di Bari,che ha riscontrato un massiccio incremento di voli,ristoranti,alberghi e tanto alteo ancora!!!
non più uno stagnate reflusso di denaro ma una circolazione improvvisa e meritata di denaro PULITO!!!!!Chi non sopporta questi impianti dovrebbe rinunciare anche all'elettricità visto che gigabnti pali di corrente padroneggiano su tutto il territorio!è stupido parlare di natura se si usano strade autostrade,si vive in vertiginosi abitazioni verticali!!!!non prendiamoci in giro.......invece di nascere agriturismo,alberghi o buttare produzioni perchè non concorrenziali nel libero mercato,è stasto creato un nuovo settore che dà solo fastidio perchè è l'antagonista del nucleare.
forza,dite a 250.000 famiglie che devono restare nuovamente in strada(dico nuovamente perchè la crisi già ne ha dato un amaro assaggio)solo perchè non ne sopporta la vista!!!!!!!!!!!!!!!!
Sirio
04.03.2011 15:03
Se non c'è stata regolamentazione non è certo colpa delle imprese. Non scordiamoci che il fotovoltaico ha creato piu' posti di lavoro in questi anni, di 4 Mirafiori. E' quindi giusto regolamentare, ma non distruggere e sopratutto è indispensabile dare certezze agli investitori internazionali che vogliono fare impresa in Italia. Vi sono terreni incolti , abbandonati, devastati dal cemento ove le energie rinnovabili potrebbero svolgere un ruolo di motore dell'economia, ma non scordiamoci che in questi ultimi mesi è stata fatta una campagna diffamatoria ed aggressiva nei confronti del fotovoltaico, arrivando a sommare i contributi dconcessi alle compagnie petrolifere ed alle acciaierie a quelli devoluti ai privati dal conto energia. Il nostro governo non ha una linea politica univoca, si è deliberato a dicembre in un modo , dopo 3 mesi si delibera in modo diverso ed assurdamente devastante, evidentemente sotto l'impulso delle lobby del petrolio e del nucleare. Il decreto è chiaramente incostituzionale perchè va contro perfino alla propria maggioranza parlamentare: nelle commissioni all'unanimità si era ben altro determinato. Se consideriamo tutti gli impianti fotovoltaici sul terreno e li mettiamo insieme sulla cartina dell'italia formerebbero un puntino quasi invisibile, chi li critica vada a vedersi i distretti industriali del nord e del nord ovest dove se cade uno spillo finisce sul cemento.
caiofabricius
04.03.2011 09:03
A Vittò io a Roma giro solo in bici da anni e dietro il sellino sfoggio ancora il glorioso adesivo giallo reduce delle VITTORIOSE battaglie referendarie "Nucleare? No grazie". Quindi pro-nucleare sarà 'tu sorella e spero che i miei figli non vedano centrali nucleari ma nemmeno una distesa di speculatori pseudo-verdi a desertificare quella che era la più bella, Campagna del mondo oltre che produttrice di cibo buono e regolatrice di equilibri idrogeologici.
O, come dice oggi Carlo Petrini su Repubblica, parlare di Agricoltura oggi è vergognoso e socialmente disdicevole anche per i cd secredenti "ambientalisti" ?
Vittorio
04.03.2011 09:03
Letto il commento di stop al territorio..
ci sono scritte anche cose giuste, ma la forma ed il messaggio sono assolutamente sbagliati, ovviamente scritto da persone pro nucleare..
speriamo gli facciano i depositi delle scorie sotto casa, anzi no perchè gli toccherebbe ai suoi figli che non centrano nulla..
Tornando al dunque..
Gli impianti a terra da bloccare categoricamente, in agricoltura solo eventuali serre con l'obbligo della coltivazione pena il decadimento incentivo..
l'incentivo degli impianti domestici fino a 6 kW dovrebbe essere almeno del 20% più alto rispetto la soglia superiore in questo caso da 6 a 20 kW,
questo perchè è giusto favorire le gestioni reali dei consumatori e non la speculazione di molti..
antonio
03.03.2011 16:03
E' vergognoso come il potere politico si disinteressa del bene pubblico e della possibilità di sviluppo che le fonti rinnovabili si sono e si stanno ponendo nella difficile realtà del nostro paese. Che il sistema economico crolli a picco è ormai noto, ma che la politica italiana contribuisca ad accelerare questo fenomeno, distruggendo anche questa risorsa naturale a vantaggio della nostra piccola economia, è vergognoso. Non ci sono altre parole, la storia si ripete e il detto " chi è sanzio non si importa di chi ha fame" trova, ora più che mai, la sua puntuale applicazione.
STOP CONSUMO TERRITORIO
02.03.2011 20:03
STOP AL CONSUMO DEMENTE DI TERRITORIO
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=177&Itemid=1
La prima emergenza ambientale con imponenti ricadute socio-economiche a breve medio termine è il consumo irreversibile di TERRITORIO a fini speculativi di edificazione selvaggia abitativa, di servizi e finte soluzioni energetiche.
Il Bel Paese si va tristemente degradando a sozza, violenta, oscena periferia urbana omologata dove il territorio viene inteso come landa da conquistare per speculazioni cemento/asfaltatorie e adesso l'assalto ai rari terreni fertili con i finti ecologisti di terrifficanti distese di pannelli a terra: viscide sirene incantatorie del prendi i soldi e scappa contro un' agricoltura sempre più difficile e a scarso reddito , MA INSOSTITUIBILE .
L'agricoltura va protetta e sostenuta alla faccia del liberismo demenziale: se lasciata sul mercato ci ritroveremmo il bel paese definitivamente massacrato svilito in totale e capillare dissesto idrogeologico. La bellezza e il paesaggio sono il frutto millenario del lavoro agricolo, bastano pochi anni di abbandono per distruggere il cesello e la fatica del lavoro e della speranza di milioni dei nostri antichi e vecchi avi. Dopo forti piogge , subito grandi frane, senza il controllo costante e minuto del territorio (ma i continui morti non sembrano insegnare nulla)
L'armonia e gli ampi panorami delle campagne, dei colli, dei prati, dei terrazzamenti delle fattorie, dei borghi, delle città d'arte, verrebbe
spazzata via dall'orrore di strade, cemento, sterrati riarsi e luridi, plastica, ORRENDE DISTESE DI PANNELLI FOTOVOLTAICI e relativi accessori permanenti e deprimenti per km gli antichi paesaggi italiani,
antenne, recinzioni, auto gonfie di telelobotomizzati tronfi della loro
ignoranza, fanatismo spocchioso di ignorantoni, squallore delinquentogeno (già realizzata in gran parte in quella che era una delle meraviglie storiche: la Campagna Romana di Goethe e dei Romantici, ora misero susseguirsi di pacchiani agglomerati suburbani non solamente e genericamente brutti, ma globalizzati, spersonalizzati, omologati verso l'infimo, incattiviti dalla famelica voglia rapinosa dell'apparire e soprattutto senza storia e dignità).
L'agricoltura è importante non solo per le sue produzioni ma anche per il complesso, silenzioso e non retribuito lavoro di controllo e gestione del territorio, dalla regimazione delle acque, alla conservazione delle aree verdi di pregio, immenso patrimonio ambientale, culturale e storico del Paese. Un calcolo del valore di questa multifunzionalità porta a cifre astronomiche che nessuno sarebbe in grado di sostenere, in un processo difficilmente reversibile (adattato da Franco Scaramuzzi -254° anno Accademia dei Georgofili)
L'Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio. Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio. Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all'anno. Dal 1950 ad oggi, un'area grande quanto tutto il nord Italia è stata seppellita sotto il cemento.
La natura, la terra, l'acqua non sono risorse infinite. Il paese è al dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l'agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città, sembrano destinate a confluire in un unico, uniforme e grigio contenitore indistinto.
Nella Germania federale della cancelliera Angela Merkel sono state da anni avviate politiche urbane per privilegiare gli interventi sul recupero del patrimonio edilizio esistente. Lì lo Stato non è stato cancellato dal liberismo senza regole: ha misurato la quantità di terreni agricoli che ogni giorno vengono consumati: 100 ettari al giorno, qualcosa come 100 stadi di calcio. In vista della scadenza del 2020 il tetto massimo è stato fissato in 30 ettari giorno. Nel 2050 non sarà possibile consumare neppure un metro quadrato di terreno agricolo: si potrà soltanto recuperare
PANNELLI FOTOVOLTAICI SOLO SUI TANTI TROPPI ORRIDI TETTI DI CAPANNONI CHE HANNO UCCISO LA VOGLIA DI ALLUNGARE LO SGUARDO VERSO L'ORIZZONTE
O SUI TERRENI GIA' STERILIZZATI (24.000 ha!!!)
BASTA FINANZIAMENTI PUBBLICI PER LA DEFINITIVA DISTRUZIONE DEL BEL PAESE IN NOME DELL'AFFARISMO ENERGETICO PSEUDO-VERDE
Avidi e insaziabili, si sta DEVASTANDO DEFINITIVAMENTE E IRREVERSIBILMENTE il territorio di tutti, soprattutto dei nostri discendenti. IN NESSUN PAESE AL MONDO , tantomeno in Germania, si ANTEPONGONO interessi di pochi contro la catastrofe per tutti.
Nessuna (finta) emergenza energetica giustifica che le più belle CAMPAGNE Toscane, Marchigiane, Umbre…siano annullate da una colata di vomito nero….