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3 commenti
Scrivi un commentogiancarlo
15.05.2012 12:05
Presentare un elevato numero di interventi come un successo in un settore fortemente incentivato non è corretto. E' evidente che più l'incentivo è alto, più aumentano il numero degli interventi. Pertanto, in un settore incentivato, il boom degli interventi denota appunto un eccessivo valore dell'incentivo pagato.
Il confronto poi con i tedeschi superati sul numero di potenza rinnovabile installata lascia perplessi perché ciò è avvenuto al costo di onerosi incentivi e non per una nostra abilità.
Quanto sopra si evidenzia anche dal fatto che i tedeschi avendo meno ore di sole, per rendere i loro impianti fotovoltaici convenienti dovrebbero pagare incentivi più alti.
E invece non lo fanno pur avendo, rispetto a noi, un debito pubblico molto minore del nostro e in più pagano interessi sul debito molto inferiori ai nostri (spread <400 punti).
Come si fa poi a sostenere che gli incentivi hanno portato ad un risparmio per il contribuente quando nell'anno in corso sulla bolletta elettrica si dovranno pagare (previsione AEEG 19.4.2012 alla commissione senato) 11,6 miliardi di € di incentivi per produzione da rinnovabile? Questa cifra distribuita sulla nostra produzione lorda porta ad un costo di 3,9 €cent/kwh che si aggiunge al costo di produzione del kwh. Ulteriormente ho scoperto che sulla mia bolletta elettrica stò pagando 1,1 €cent/kwh per il dispacciamento, causato dall'eolico.
Purtroppo a causa di questo aumentato costo del kwh perderemo ulteriori posti di lavoro.
Inoltre il peso di questi incentivi è anche mascherato perché è un debito che viene distribuito su 15 anni, accumulando debiti sul futuro. Gli incentivi per essere erogati richiedono che lo stato sia solvibile e distribuirli sul futuro non porta ad alcuna garanzia oltre a pesare negativamente sui nuovi incentivi.
E' vero infine che la green economy ha creato posti di lavoro ma ci mancherebbe che così non fosse. Si tenga presente infatti che distribuendo 11,6 miliardi di € di incentivi a dei disoccupati, se ne potrebbero stipendiare 460.000 con 25.000 €/anno. E questi disoccupati, una volta stipendiati, spendendo porterebbero ulteriori posti di lavoro.
E' chiaro che quanto detto è un paradosso e che la green economy è una cosa molto positiva, ma gli incentivi vanno calibrati bene altrimenti invece di un beneficio si ha un danno. In pratica se il malato guarisce con 1 pillola al giorno, è evidente che con 20 pillole al giorno non guarisce prima ma avrà ulteriori problemi (esattamente come gli incentivi).
Infatti pagando incentivi a 48 €cent/kwh abbattiamo la CO2 ad un costo 23 volte più alto dei 30 € /ton che è il costo di mercato attuale.
Se è riconosciuto da più parti che i nostri incentivi sono stati i più generosi, una loro riduzione non è un taglio ma un corretto adeguamento. Ulteriormente a questa riduzione va aggiunto anche quella dovuto all'avvenuta riduzione dei costi dei pannelli.
In conclusione se il nostro kwh costa 7 €cent (ed è già uno dei più cari d'Europa) l'incentivo può essere quello di pagare la rinnovabile 14 €cent o poco più ma non certo 30 o 48 €cent come abbiamo fatto finora.
E soprattutto dopo circa 5 anni, o poco più, l'incentivo andrebbe tolto altrimenti è un vitalizio e non un incentivo.
Silvana
14.05.2012 10:05
Non esiste una panacea per tutti i nostri mali energetici, ma, con le opportune regole e insieme alle altre rinnovabili e (soprattutto) al risparmio energetico, anche il fotovoltaico può fare la sua parte. Per quanto riguarda lo smaltimento delle celle, si stanno già attivando i necessari circuiti per il recupero, di certo i progressi della tecnologia ci aiuteranno a gestire il problema (anche riciclare la plastica un tempo era fantascienza!). Campi fotovoltaici: se anche tutto l'obiettivo nazionale relativo al fotovoltaico venisse perseguito con impianti a terra, la porzione di territorio agricolo interessata sarebbe marginale. Personalmente, credo faccia più danni il cemento! Quanto ai diserbanti, adoperiamoci per trovare una soluzione meno inquinante. Gettare via il bambino con l'acqua sporca non è mai la soluzione.
Italo
14.05.2012 07:05
Ogni forma di produzione di energia ha il suo "ricasco", anche il fotovoltaico.Pareva una buona idea anche a me, ma che dire dello smaltimento delle celle?E sul rendimento: è poi così alto da poter ottenere tanta energia in "poco spazio"?Vogliamo parlare dei campi? Si usa il diserbante e per moltissimi anni il terreno non sarà produttivo (ed intanto ci avveleniamo le falde).Non so...Meditate, gente, meditate....