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Limite dei 30 km/h in città?
petizione #salvaiciclisti, con velocitàmax 30 km/h ci sarebbero meno vittime ma altri aspetti sono controversi.
22 %
 
Sì in tutte le strade, serve anche contro lo smog
5 %
 
Sì in tutte le strade anche se non serve contro lo smog
14 %
 
Sì ma solo per le strade locali e di quartiere, è anche antismog
12 %
 
Sì ma solo per le strade locali e di quartiere anche se non è antismog
48 %
 
No, non serve o non è realistico
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17 commenti
Scrivi un commentocawap
13.11.2012 09:11
Lucas Auto Care, one of [url=http://www.replicawap.co.uk]cawap[/url] the leading auto repair services in Houston, TX opened its new auto repair shop in Austin, Texas days ago to cater to the needs of people living in Austin who are in need of the best auto repair services.
cawap
13.11.2012 09:11
Lucas Auto Care, one of <a href="http://www.replicawap.co.uk">cawap</a> the leading auto repair services in Houston, TX opened its new auto repair shop in Austin, Texas days ago to cater to the needs of people living in Austin who are in need of the best auto repair services.
Alessandro
06.11.2012 08:11
Secondo me la verità sta sempre nel mezzo.
Non occorre per forza instaurare una guerra tra diversi utenti della strada, tra ciclisti ed automobilisti (io sono entrambi).
L'importante è l'educazione, il senzo civico, poi l'educazione stradale.
Come è vero che ci sono ciclisti che vanno contromano, che non usano le ciclabili quando presenti, che (pericolosissimo) non accendono i fanali (o non li hanno) di notte è anche vero che ci sono automobilisti indisciplinati.
Mi pare ridicolo il limite a 30 km/h quando nessuno rispetta quello dei 50!
Faccio un esempio: località Via Larga (MO).. tutte le mattine la attraverso per recvarmi al lavoro; il limite passa da 70 km/h a 50 poichè si entra in centro abitato e c'è il pedonale per un asilo. Quando passo al limite dei 50km/h spesso chi sta dietro mi lampeggia o sorpassa nonostante il limite, la riga continua ed il pedonale dell'asilo.
Fabio
26.10.2012 12:10
Buongiorno.
Si chiedono le piste ciclabili (cosa giustissima), ma per curiosità, come mai quando esse ci sono, tantissimi non le usano? Tutti gli pseudo sportivi che si muovono in branco, non tenendo la destra e che obbligano gli automobilisti a fare sorpassi pericolosi, ce li vogliamo dimenticare? Per non parlare di rossi e contromano totalmente ignorati. Prima di pensare di abbassare i limiti alle auto, si dovrebbe imparare l'educazione e poi l'educazione stradale.
Parere personale.
Cordiali Saluti
mirco
14.10.2012 06:10
le zone 30 sono gia una realta in molti paesi europei e sono zone residenziali in cui l'arredamento urbano invade la carreggiata e obbliga a zig-zagare ....migliorando anche l'estetica di aree vissute dai pedoni (scolari, mamme ecc ecc)
macchese
12.10.2012 22:10
Sono un ciclista torinese che ogni santo giorno usa la bici per recarsi al lavoro. Sarò onesto... Ho un mio personale codice della strada dettato dal fatto che il codice della strada é studiato per non regolamentare la relazione tra veicoli a motore e biciclette. Mi spiego. Per non farmi ammazzare nelle strade più trafficate vado regolarmente sui marciapiedi procedendo lentamente e con estrema attenzione verso chi esce dai portoni o dalle auto in sosta e suonando il campanello prima di un angolo a scarsa visibilità. Ovvero uso il buonsenso. E il codice? E i vigili o la polizia perché non mi fermano? Perché sanno benissimo che se i ciclisti procedessero sul controviale (parcheggiato anche sulle doppie file di solito) le auto dietro di lui sarebbero impossibilitate al sorpasso provocando rallentamenti costanti e reazioni magari sconsiderate da parte dell'automobilista spazientito. Se il numero dei ciclisti aumentasse il traffico nelle vie strette e nei controviali ad alta concentrazione residenziale verrebbe letteralmente bloccato (cosa altrettanto peculiare: davanti alle scuole dove le mamme accompagnano i bimbi sui loro SUV non vedi un vigile pur venendosi a creare ingorghi indegni di esseri dotati di un cervello). Viene tollerato un atteggiamento in quanto la soluzione punitiva sarebbe peggiore della situazione di fatto. Andando, dove veramente serve, sul marciapide non creo rallentamenti e, rispettando in maniera sacra tutti i pedoni, mi salvo la pellaccia ogni giorno. E questo, a noi ciclisti, ce lo devono riconoscere dato che ogni giorno risparmiamo agli automobilisti ed ai loro amici, figli e parenti, le schifose emissioni cancerose delle loro scatole a motore!
daniele
12.10.2012 21:10
Servone piste ciclabili e semafori sincronizzati solo cosi si puo ridurre inquinamento sulle direttrici evitando polveri dovute alle frenate
Vittorio
12.10.2012 17:10
no, non serve e non è realistico
Luciano Lodoli
09.10.2012 07:10
Leggendo quanto scrivono alcuni automobilisti mi domando se le auto inquinino anche la mente umana oltre a rendere invivibili e brutte le nostre città in centro e in periferia...
enrico valentini
06.10.2012 15:10
Oltre alle zone 30 per tutta la città, ci vogliono le zone 20 nelle aree residenziali, con ciò viene meno anche l'esigenza generalizzata, di piste ciclabili dedicate; la velocità commerciale urbana è attorno ai 15 Km/h. Vanno istituiti i doppi sensi per bici laddove ci sono sensi unici per veicoli, va tolta la sosta di superficie ecc.. Per gli automobilisti che si lamentano dei ciclisti maleducati: il ciclista maleducato è solo un maleducato, l'automobilista maleducato è anche un pericolo.
claudio
02.10.2012 10:10
...diesel,benzina, filtri antiparticolato...incominciamo a pensare di acquistare macchine elettriche!!
Daniro
24.09.2012 11:09
Uso la bici quotidianamente per recarmi al lavoro e devo dire che ogni giorno è una piccola lotta con il traffico, l'inquinamento e i pericoli del caso. Pretenderei più rispetto da parte di chi si sposta in scatoloni di lamiera robusta e dalla cui marmitta non esce certo ossigeno. Quando leggo commenti sui ciclisti che mettono a rischio la loro incolumità con comportamenti a mio parere più insensati che incivili (e c'è ne sono purtroppo tanti in giro) e sembra che siano il problema delle nostre città, giuro che mi viene voglia di lasciare la bici a casa e utilizzare l'automobile. Così se avrò comportamenti scorretti non se ne accorgerà nessuno! Ma come si fa a non ammettere che l'uso della bici da noi in Italia significa mettersi in una posizione di inferiorità rispetto al caos debordante della mobilità a motore indipendentemente dall'ampiezza dei centri urbani. Queste piccole o grandi frustrazioni quotidiane spingono poi i ciclisti (ma anche i pedoni e gli automobilisti) a comportamenti spregiudicati forse pensando che questi gesti (comunque inaccettabili se contrari al codice e al vivere civile) possano riequilibrare in qualche modo le ingiustizie subite. Estendere le zone 30 a tutta la città sarebbe un segnale importante che viene dato a tutti e in primis alla mobilità corazzata per dire "siete in un'area di attenzione e di rispetto verso gli altri" e certo anche i ciclisti dovrebbero comportarsi correttamente. Ma poi bisognerebbe farla rispettare e a giudicare dall'andazzo attuale, dal numero di auto in sosta su marciapiedi e piste ciclabili, direi che non ci sono motivi per stare allegri.
Silvio
20.09.2012 08:09
Buongiorno. Sono un ciclista dilettante. Risiedo in Torino: in questa città ci sono molte piste ciclabili, anche se non ben collegate una con l'altra.
Viaggio spesso in automobile, almeno per il 40% della mia "giornata-tipo" e noto che c'è molto disordine tra chi usa le biciclette come mezzo di trasporto. Disordine e spesso prepotenza: per esempio, sulle strisce di attraversamento pedonale il ciclista attraversa sul proprio mezzo e questo è molto pericoloso. In molte vie, le strisce zebrate sono posizionate in modo che l'automobilista veda in tempo una persona che attraversa A PIEDI, a 5-7 Km/h! Se si attraversa in bici a 15-24 Km/h, spesso non vi è il tempo di reazione necessario -da parte di chi è in auto- per rallentare, neanche se si andasse a 30 all'ora. Questo è un problema, un altro è rappresentato da quando si ritrovano dei ciclisti su dei corsi ad alta percorrenza dove vi è il cartello di DIVIETO DI TRANSITO A CARRI E BICICLETTE. E credetemi, qui sono molti a fare ciò. E' molto pericoloso! C'è un motivo, se hanno messo quel cartello! Oltre ai sopracitati problemi, come quello dell'andamento contromano o a quelli che vanno sui marciapiedi che rischiano puntualmente di investire pedoni, anche bambini, "dietro l'angolo"!
Io non voglio essere di esempio, ma il mio maestro delle elementari ci aveva portato in classe 3 libretti promossi dall'A.C.I.: 1) Come andare a piedi in città 2) Come andare in bicicletta 3) I segnali stradali. Consegnati di sua volontà (non era programma scolastico) a noi, allievi, in 3° 4° e 5° elementare. Vi posso assicurare che Lo ringrazio ancora oggi a distanza di decenni.
Anche secondo me sarebbe utile una buona educazione alla circolazione stradale. Buona giornata a tutti, Silvio.
p.s.: per diminuire l'inquinamento, non sono abbastanza informato su cosa si possa fare e quindi non mi pronuncio. Ci sono dispositivi per l'abbattimento non omologati, .... ci sono tante cose, ma non saprei dire se andando a 30 Km/h si diminuirebbe l'inquinamento. La cosa più ovvia è utilizzare il minimo indispensabile i mezzi con motore a scoppio, ecco.
Tomas
17.09.2012 14:09
Purtroppo sono molti i ciclisti che ignorano il codice stradale anzi, sembrerebbe quasi che ogni singolo ciclista ne abbia uno personalizzato alle sue personali esigenze. Sarebbe ora di educare i ciclisti che grazie alla totale impunità di cui godono compiono qualsiasi tipo di infrazione.
piero spiga
16.09.2012 07:09
ma come fa il sig sandro a dire che 30 all'ora incrementa l inquinamento dai diesel filtrati...ci mandi lo studio a cui si riferisce
Lorenzo
14.09.2012 21:09
Commento correto Sandro,
aggiugerei anche che le statistiche sugli incidenti in bici danno il torto a circa il 60 % dei casi ..
occorrerebbe essere onesti e affrontare seriamente il problema dell' EDUCAZIONE parola rara che non si sente molto ... troppa fatica ... educare i figli educare se stessi ....... che paese parolaio siamo costretti a vedere e a vivere ... chissa se si parlasse meno di strozate e si utilizzasse un po di voce per dire a chi sbaglia dove sbaglia e come fare per correregersi
Sandro
11.09.2012 20:09
Considerato che almeno il 50% dei ciclisti PROCEDE ALLEGRAMENTE CONTROMANO E NON RISPETTA SEMAFORI E SEGNALETICA (con tendenze al 100% per gli pseudo agonisti in strade extraurbane), il limite 30 km/h non serve certamente per ridurre le vittime! Se prendiamo esempio dalla Svizzera, dove la maggior parte delle città ha ampie zone 30 vediamo che per attivarle è necessario un completa ridisegno del tracciato stradale, poco costoso in una zona suburbana, ma che avrebbe dei cosi esorbitanti nei nostri centri storici. Tra l'altro è provato che la marcia a tali velocità incrementa notevolmente l'inquinamento particolarmente da parte dei motori diesel con filtro antiparticolato. Proviamo piuttosto a guidare in maniera energeticamente efficiente! Perchè nessuno ne parla e su questo fronte nessuno si impegna????