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Ora della Terra il 27 marzo: la facciamo?
La proposta è quella di spegnere la luce alle 20,30 di sabato 27 marzo. Viene dall'Australia rilanciata da WWf. E' il più mondiale dei blackout di protesta e proposta, anzi ormai è l'unico
5 %
 
Impossibile ci sono le operazioni elettorali in corso
68 %
 
Buona idea, lo faccio
6 %
 
Lo farei ma non ho un gruppo di vicini disponibile
20 %
 
Non credo a queste iniziative
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7 commenti
Scrivi un commentorenzo marrucci
26.03.2010 14:03
Certo che come progetto una bella fesseria...
Ci si domanda come si facciano questi progetti al comune di Milano... nella grande Milano ????
renzo marrucci
26.03.2010 14:03
Meno male per Ganapini che almeno giustifica se stesso ma speriamo anche per tuttoilresto, "fusse che fusse la volta bona.."
Il vero problema non è fare la carta e le regole... il problema è saperle far rispettare...
paolo da redazione
18.03.2010 12:03
non capisco questa preoccupazione sui consumi del riaccendersi..a sidney hanno certificato un calo dei consumi in seguito all'ora della terra..qualcuno ha documenti che dimostrino che riaccendere una lampada sia così impegnativo?
Giovanni
17.03.2010 11:03
E' chiaro che l'iniziativa serva solo come provocazione e richiamare l'attenzione su un problema sottovalutato
Silvana
17.03.2010 11:03
L'obiettivo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e i decisori politici, non certo di ottenere una riduzione dei consumi significativa in termini quantitativi. Chi avanza questo genere di obiezioni, secondo me, non ha capito il senso della manifestazione!
Luigi
17.03.2010 08:03
Il rischio è che per accedere e spegnere così diffusamente le luci i picchi di potenza elettrica richiesti per riaccenderle producano un effetto esattamente contrario a quello alla base dell'iniziativa e cioè addirittura un aumento momentaneo dei consumi.
Renato Gaudio
16.03.2010 18:03
Fulgido esempio di stupidità collettiva!
Gli astuti promotori di questa entusiasmante iniziativa usano i mezzi pubblici o la propria auto, e sono disposti a rinunciare al condizionatore la prossima estate? Non ci credo, spero di essere smentito.
Ing. Renato Gaudio- Torino