Quando la Costituzione difende l'autobus
28 June, 2013
I trasporti pubblici rientrano nella categoria dei "beni comuni". Supportarli finanziariamente e politicamente e favorirne l'accesso in maniera indiscriminata è una delle grandi responsabilità di chi governa un paese. E allora perché non inserirli nella Costituzione? L'ha fatto il cantone di Ginevra, che ha dedicato un intero articolo al tema della mobilità - specificando che lo Stato "incoraggia la mobilità dolce". Ma per il partito dei Verdi "genevois" questo non è sufficiente: la loro urgenza è quella di riconoscere - costituzionalmente, appunto - la priorità degli autobus sulle automobili.
Il 19 giungo scorso il partito ha così lanciato un'iniziativa di legge popolare con cui si chiede di scrivere nella Costituzione cantonale che "lo Stato organizza la viabilità cittadina per dare priorità ai trasporti pubblici". L'idea non contesta il principio della libertà individuale di scegliere il mezzo di trasporto più consono ai propri desideri e bisogni (affermato anch'esso nel testo costituzionale); bensì, ha l'intenzione di creare un equilibrio tra i "sfavoriti" trasporti pubblici e le automobili.
In concreto, i Verdi suggeriscono di adottare un paio di misure strutturali per promuovere l'aumento della velocità degli autobus e dei tram che circolano a Ginevra: la predisposizione di corsie preferenziali e la regolazione dei semafori che tendono a rallentare il traffico. L'obiettivo è duplice: 1) rendere i mezzi pubblici più rapidi, efficaci e attraenti per il pubblico; 2) migliorare le condizioni di tutti gli abitanti della strada, dai pedoni agli automobilisti. Si noti che oggi la città di Calvino è la città svizzera in cui i trasporti pubblici sono i più lenti, viaggiando a una media di 15 km/h a fronte dei 18 km/h imposti dalla legge cantonale.
I Verdi hanno 4 mesi per raccogliere le 10.000 firme richieste perché la legge di iniziativa popolare possa essere votata dal Consiglio cantonale. Indifferenti alle critiche della destra, che li accusa di strumentalizzare il tema della mobilità a fini elettorali, definiscono la loro iniziativa "europea, pratica e non ideologica".
Per saperne di più:
Articolo "Les Verts lancent une initiative pour doper la vitesse des TPG" (Le Courrier)
Il lancio dell'iniziativa sul sito dei Verdi di Ginevra
L'intervista a Michèle Künzler, partito dei Verdi, membro del Consiglio di Stato (RTS)
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