Tetto (solare e universitario) affittasi
22 October, 2012
L'università di Losanna - che si tratti del polo ingegneristico o di quello umanistico - è fatta su misura per lo studente. Immersa in un polmone verde che si affaccia sul lago Léman, offre nella stessa abbondante quantità aree per studiare e per svagarsi: biblioteche silenziose e pub rockettari convivono accanto al centro sportivo, alle aule multimediali per i calcoli computazionali e al teatro nuovo di zecca ricavato da una vecchia fattoria. Uno scenario che non può che stonare con l'immagine torinese e cementificata dell'università che ho conosciuto io (mai visto fiori, a parte quelli intagliati sui banchi ...). Non lo nascondo: ho rosicato un bel po' quando ho visto le pecore brucare l'erba del prato della Faculté de Lettre. Stessa reazione quando mi sono imbattuta in un gruppo di studenti e professori che banchettavano a suon di raclette e vino rosso davanti alla palazzina di biologia. Un lusso in confronto al cous cous freddo mangiato sulle scale di via Verdi, tra il cantiere del parcheggio e il grigio Palazzo Nuovo (per i non torinesi, è la sede delle facoltà umanistiche).
Il pezzo forte del campus universitario di Losanna è un parco solare di 15 mila m2 di pannelli fotovoltaici che ricoprono i tetti dell'EPFL, il politecnico della città; una superficie che si stima produrrà 2 milioni di kWh all'anno (all'incirca quanto prodotto da 555 famiglie svizzere in un anno). Trattasi della più grande centrale fotovoltaica della Svizzera. Trattasi di un investimento che farà felici i ricercatori dell'EPFL (a cui è dedicato per motivi di studio e ricerca il 10% dell'intera superficie fotovoltaica), Romande Energie (l'ENEL elvetica che fornisce energia a buona parte della zona sud-ovest della Svizzera), e i cittadini e le imprese della regione. Questi ultimi sono stati invitati a diventare partner e co-produttori dell'energia solare affittando un carré solaire, ovverosia un metro quadrato di pannello fotovoltaico produttore di circa 150 kWh all'anno, alla modica cifra di 4,80 franchi al mese (4 euro) o di 57,60 franchi all'anno (48 euro). A oggi circa 1.000 persone, tra fisiche e giuridiche, hanno affittato uno o più pannelli per un totale di 2 mila m2 di superficie.
Ma perché mai - mi sono chiesta - un cittadino dovrebbe affittare un pezzo di tetto solare? Perché - risponde Romande Energie sul sito dedicato - potrà beneficiare di diversi vantaggi.
1. L'energia prodotta dal pannello fotovoltico in affiitto viene dedotta dalla bolletta. Giusto per fare un esempio, 1 m2 di tetto fotovoltaico produce circa 150 kWh/anno, cifra che corrisponderebbe al consumo medio annuale di un frigorifero di classe A++ oppure alla preparazione di 7.500 tazze di caffè.
2. Oggi produrre energia fotovoltaica costa di più di quella non rinnovabile: l'affitto fisso e non rimborsabile del carré solaire copre infatti la differenza tra l'energia prodotta dal sole e quella prodotta, per esempio, dal carbone. Ma l'affitto di una porzione del tetto dell'EPFL permette di risparmiare la cifra che si spenderebbe per l'installazione privata di un pannello fotovoltaico. Secondo le stime di Romande Energie, poiché il singolo carré solaire fa parte di un grandissimo parco solare costa 40% in meno rispetto al prezzo di mercato di un pannello installato sul tetto di casa. Allo stesso modo, si abbassano di molto anche i costi di manutenzione.
Sono andata sul sito moncarresolaire.ch a vedere le facce degli affittuari. Tutte sorridenti. Poi sono andata sul sito di Palazzo Nuovo e ho scoperto che anche lì è in corso un progetto di "riqualificazione eco-compatibile". Non ho capito molto di quello che ho letto. Peccato, un'attenzione maggiore nella comunicazione e nel coinvolgimento del pubblico aiuterebbe anche nelle imprese che sembrano impossibili.
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