Asia a rischio fallimento
Secondo Guido Bertolaso, la municipalizzata del comune di Napoli non potrà sopravvivere oltre l’anno in corso. Il motivo: in città non viene pagata la Tarsu
30 July, 2009
La società Asìa del Comune di Napoli ha tempo di sopravvivenza sino alla scadenza dell’anno in corso. Perché? Per il fatto che a Napoli la tassa sui rifiuti non la paga nessuno. Una frase che farà molto discutere quella pronunciata dal sottosegretario ai rifiuti Guido Bertolaso a palazzo San Macuto, davanti alla commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, dove da due giorni sta riferendo ai parlamentari sulla situazione in Campania e sui problemi che sarà necessario risolvere per riportare la regione alla normalità dal punto di vista dello smaltimento dell’immondizia.
Immediata la risposta di Pasquale Losa, presidente dell’Asia, che ha dichiarato: Sulla quasrione dell’evasione della tariffa sui rifiuti, che certamente è un problema serio, preferirei rispondesse l’assessore competente. Potrà illustrare le cifre e le iniziative che si stanno mettendo in campo per contrastare il fenomeno. Io dico solo che certamente le previsioni di Bertolaso, ammesso che davvero abbia detto così, sono sbagliate. Asìa non chiuderà i battenti a fine anno.
Netta anche la posizione dell’assessore alla Nettezza urbana, Paolo Giacomelli, secondo cui pur nella difficoltà finanziaria che ha caratterizzato la gestione di cassa in questi mesi, l’amministrazione ha sempre garantito all’azienda il corrispettivo, così come previsto nel bilancio 2009, e continuerà a farlo. Giacomelli esclude il rischio di fallimento e anzi ha dichiarato: Nel mese di giugno la giunta ha approvato una delibera che prevede il trasferimento all’azienda di beni immobili che già sono nella sua disponibilità, ciò proprio per rafforzarne il patrimonio garantendole stabilità.
A cinque mesi dalla fine della gestione commissariale, quindi, la situazione dei rifiuti nel capoluogo campano è tutt’altro che risolta, nonostante questo Bertolaso ha assicurato che non ci saranno proroghe e da gennaio 2010 si tornerà alla normalità.