Piemonte: più del 90% dei Comuni sulla strada delle rinnovabili
Prima mappatura sperimentale di Legambiente sulla diffusione delle energie rinnovabili in Piemonte: il 91% dei Comuni censiti ha almeno un impianto solare. Meno diffusi, ma in crescita, eolico, geotermico, mini-idroelettrico, biomassa e biogas. 26 amministrazioni comunali hanno introdotto nel regolamento edilizio l'obbligo di installare pannelli fotovoltaici
12 October, 2009
In un convegno organizzato in occasione della kermesse "Uniamo le Energie", Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta ha presentato "Comuni rinnovabili in Piemonte", il primo dossier regionale che prende spunto dal Rapporto Nazionale “Comuni Rinnovabili” di Legambiente, giunto quest'anno alla sua quarta edizione. L'indagine mira a tracciare un primo quadro dello sviluppo e della diffusione delle fonti rinnovabili sul territorio piemontese, attraverso i dati ottenuti da un questionario rivolto ai Comuni, incrociando le risposte con studi e rapporti di Gse, Enea, Fiper, Anev oltre che di Regioni, Enti Locali e aziende. I dati, che si riferiscono a 996 comuni sui 1206 comuni del Piemonte (circa l'82%), evidenziano la diffusione di impianti solari in 910 comuni (il 91% di quelli censiti) e, in 797 casi, la presenza di almeno un pannello fotovoltaico, per una potenza complessiva di 46,5 MW.
In crescita anche le altre fonti rinnovabili: se i comuni dell’eolico in Piemonte sono soltanto 5 (Garessio, Mombarcaro, Quassolo, Tavagnasco, Oulx), sono 49 i comuni della geotermia, 164 quelli caratterizzati dalla presenza di impianti mini idroelettrici (con potenza minore o uguale a 3MW) e 158 i comuni della biomassa e del biogas. “L'aumento della diffusione delle fonti rinnovabili in Piemonte è la dimostrazione concreta che le energie pulite rappresentare la migliore soluzione non solo per uscire dalle fonti fossili e salvare il Pianeta dai cambiamenti climatici ma anche per rispondere alla crisi economica e per guardare con un po’ di ottimismo al futuro –ha dichiarato Vanda Bonardo, Presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta- Grazie a questi nuovi impianti è possibile creare nuovi posti di lavoro, aumentare i servizi anche nelle zone più disagevoli e migliorare la qualità della vita. Occorrerà però costruire insieme un sistema di regole che ci permettano di qualificare le nostre scelte, impedendo le possibili derive opportunistiche e favorendo sempre più la produzione dal basso. Per quanto riguarda le fonti energetiche diverse dal solare, bisogna verificare caso per caso, facendo un'analisi costi/benefici che prenda in considerazione tutti i parametri coinvolti”.
Un ulteriore dato interessante che emerge dall'indagine è rappresentato dal numero di Piccoli Comuni: sul totale dei Comuni censiti, infatti, ben 668 hanno meno di 5.000 abitanti, pari al 62% dei Piccoli Comuni totali del Piemonte. I numeri dimostrano dunque come questo tipo di tecnologie siano una realtà concreta in grado nei piccoli centri di soddisfare i fabbisogni energetici e nei centri più grandi di coprire buone percentuali di fabbisogno. Legambiente sottolinea inoltre come "la piccola generazione distribuita possa essere una soluzione valida e concreta da opporre alle grandi centrali alimentati da combustibili fossili e inquinanti".
Dall'indagine emerge infine la scelta virtuosa di 26 amministrazioni piemontesi di adottatare nel Regolamento Edilizio l’obbligo di installare pannelli fotovoltaici per soddisfare parte del fabbisogno di energia elettrica delle nuove abitazioni. Ecco i comuni in cui è in vigore il provvedimento: Acqui Terme, Alba, Arona, Asti, Biella, Borgaro Torinese, Bricherasio, Bussoleno, Capriglio, Chieri, Collegno, Cuneo, Leinì, Marentino, Moretta, Nichelino, Novi Ligure, Orbassano, Pavarolo, Pinerolo, Pino Torinese, Settimo Torinese, Terruggia, Val della Torre, Villanova d’Asti, Villar Pellice.
I dati prsentati ad "Uniamo le energie" sono solo una parte di quelli che verranno resi pubblici nelle prossime settimane con la pubblicazione integrale del dossier “Comuni Rinnovabili in Piemonte”.