Torino, nel 2009 si allarga la Ztl
Lo storico divieto di circolazione dalle 7,30 alle 10,30 all'interno della Ztl Centrale nel 2009 dovrebbe essere esteso all'area della Ztl Ambientale. Intanto, come previsto, da gennaio 2009 anche i residenti potranno girare solo con auto Euro3 o Euro4. In esclusiva per Eco dalle Città lo studio preliminare dell’assessore Mangone per l’introduzione in città di un Green Pass
04 September, 2008
Al ritorno dalle vacanze la Giunta torna a parlare di mobilità e di limitazioni al traffico. Il Comune pare intenzionato a voler estendere il divieto di circolazione della Ztl Centrale -che dalle 7,30 alle 10,30 consente libertà di movimento ai soli residenti- alla pù ampia e di più semplice identificazione Ztl Ambientale. Non ci sono ancora certezze sui tempi di unificazione delle due Ztl ma è probabile che questa avverrà solo dopo l'intallazione di 20 ulteriori telecamere ai confini dell'area, cioè non prima della primavera 2009.
Gli occhi elettronici, oltre a garantire il pieno rispetto dei provvedimenti, potrebbero essere utilizzati per far pagare un pedaggio per chi decide di entrare in ogni caso nell'area centrale pur non essendo residente o in possesso di un veicolo ambientalmente conforme. Un'ipotesi questa appoggiata in Giunta dall'assessore alla Mobilità Maria Grazia Sestero e dal collega all'Ambiente Domenico Mangone, per il quale il provvedimento potrebbe interessare l'intero territorio cittadino.
Il "Green Pass" -così viene definito nello studio preliminare di Mangone che Eco dalle Città pubblica in esclusiva- sarebbe indirizzato in particolar modo ai conducenti residenti fuori Torino, circa 228 mila veicoli che ogni giorno entrano in città.
Il costo giornaliero del "pass" varierebbe a seconda del tipo di veicolo. Sei le categorie ipotizzate: viola (auto diesel e benzina con cilindrata superiore i 3000 cc), rosso (auto diesel Euro2 e Euro3 superiori ai 2000 cc e veicoli merci diesel Euro2 e Euro3), arancione (auto diesel Euro2 e Euro3 inferiori ai 2000 cc, diesel Euro4 tra i 2000 e i 3000 cc), giallo (auto benzina Euro1, auto diesel Euro4 inferiori ai 2000 cc), blu (benzina Euro2-3-4 escluse quelle di piccola cilindrata, veicoli merci a benzina Euro1-2-3-4), verde/esentati dal pagamento (tutti i veicoli "ecologici" a metano, gpl, elettrici e ibridi anche trasformati, auto benzina Euro 2-3-4 di piccola cilindrata e auto occupate da almeno 4 persone).
2 commenti
Scrivi un commentoumberto
08.09.2008 15:09
abitando ai limiti della zona e dovendo attraversare il centro per raggiungere l'ufficio, sarò costretto ad aggirarla e quindi fare più chilometri, più code e conseguente maggior inquinamento.
Mi sembra un'ottima idea !!!!! o no?
Fabio Visetti
06.09.2008 13:09
Solitamente sono critico, questa volta non posso che dire che Mangone e Sestero stanno facendo un buon lavoro per la nostra città.
Anche sè sarebbe opportuno chiudere al più presto i lavori in via Cernaia e potenziare Bus di superfice che percorrano Corso Francia dall'inizio: Piazza Statuto in direzione di Cascine Vica.
Con l' apertura dei parcheggi sotterranei bisogna mettere i torinesi in grado di spostarsi con facilità così da poter abbandonare progressivamente l'uso dell'auto.
Tra fine agosto ed inizio settembre spariranno le strisce blu, solo su un lato, nelle vie Arcivescovado, Cavour, Giolitti e Alfieri. Assi su cui spunteranno piste ciclabili a senso unico per tagliare il centro da Ovest a Est. Stessa operazione in via Verdi e in via Principe Amedeo. Ancora da discutere, invece, gli interventi su via Po. I commercianti non sembrano poi così contenti. Ad ottobre, terminati i lavori di risistemazione di via Lagrange, scatta la pedonalizzazione della strada rimessa a nuovo. Altre pedonalizzazioni previste sarà quella dell' ultimo tratto di via Amendola, tra via Arcivescovado e via Frola. «Al momento non ci sono novità - dice Sestero - completiamo prima questo pacchetto. L' aspetto più rilevante è quello di via Lagrange, soprattutto per il metodo. è stato un intervento voluto dagli stessi commercianti. Un' esperienza che speriamo si possa realizzare in altre strade della città». Rimane poi l' incognita bike sharing: il servizio di bici a noleggio studiato dall' assessore all' Ambiente, Domenico Mangone. Il bando per assegnarlo è andato deserto e dopo i colloqui con le principali aziende del settore l' assessore è pronto a rifare il bando a settembre. Ma il servizio sarà dimezzato rispetto alle intenzioni. All' inizio Palazzo Civico pensava ad un primo step di 160 stazioni, nell' area centrale, e poi un totale di 340 sparse in tutta la città. Verrà invece dimezzato: si partirà con 160 e stop. «In questo modo pensiamo che le aziende possano essere interessate - spiega Mangone - viste le difficoltà del mercato degli spazi pubblicitari che servono a coprire i costi del servizio».
Partecipa al Forum ecologista
http://www.network54.com/Forum/584098/