Rifiuti e trasporti, l'Agenzia di controllo boccia la capitale
Pubblicata la relazione annuale dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici del Comune di Roma. Negativo il giudizio su raccolta differenziata, pulizia stradale e tariffa rifiuti. Va appena meglio per quanto riguarda il trasporto pubblico
18 November, 2009
Nel 2009 la raccolta differenziata nella Capitale cresce (dal 16,8% al 19,5%), ma si attesta molto al di sotto del 27% previsto per lo stesso anno dal Piano. E' quanto emerge dalla relazione annuale dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma, presentata in Campidoglio. Per l'Agenzia le attuali politiche messe in campo dell'Ama potranno consentire di raggiungere tra due anni solo il 24%, lontanissimo dall'obiettivo programmatico fissato al 50% per il 2011. Considerati i limiti di capacità di carico della discarica di Malagrotta, si tratta di una situazione che continua, dunque, ad assumere caratteri di tipo emergenziale.
In questo quadro, l'Ama continua a svolgere la propria attività in regime di proroga (l'attuale contratto di servizio si riferisce al periodo 2003-2005), ovvero in assenza di strumenti aggiornati che definiscano la specifica regolazione del servizio erogato al pubblico e dei rapporti tra Amministrazione e soggetto gestore. Guardando poi al servizio in termini di efficienza ed efficacia rispetto ai bisogni dei cittadini, le nuove analisi e indagini condotte dall'Agenzia mostrano in primo luogo l'evidente insoddisfazione dei cittadini sulla qualità del servizio, che raccoglie i giudizi meno positivi tra tutti i servizi pubblici locali. Gli stessi dati forniti dal Comitato di vigilanza segnalano un progressivo deterioramento degli indicatori sulla pulizia della città e la fruibilità dei cassonetti. Le analisi confermano che le maggiori carenze si concentrano sui servizi di spazzamento e pulizia delle strade rispetto alla raccolta rifiuti. Non solo i giudizi dei cittadini appaiono molto diversi, con indici di soddisfazione che raggiungono appena il 4,4 nel caso della pulizia delle strade rispetto al 5,8 della raccolta rifiuti (e il 6,6 nella media dei servizi), ma le analisi strutturali condotte sia in termini di costi che di risultati conseguiti confermano largamente la percezione dei cittadini. Emerge poi come le alte tariffe pagate dai cittadini romani (+ 35% di spesa della famiglia media rispetto alla media delle grandi città) siano conseguenza di una struttura finanziaria fortemente gravata dagli elevati costi unitari sostenuti per i servizi di pulizia delle strade, a cui si aggiungono le difficoltà incontrate nel recupero delle morosità in gran parte concentrate nelle utenze non domestiche (40% di morosità) che ricadono inevitabilmente sugli altri utenti. Tariffe peraltro in forte crescita (+37% in soli cinque anni), il cui meccanismo di approvazione (Piani finanziari spesso privi di dati a consuntivo) non sembra peraltro assicurare la necessaria consapevolezza al decisore pubblico.
Leggermente migliore il quadro del trasporto pubblico locale, che fa registrare tra i cittadini un flebile aumento dell'indice di soddisfazione del servizio (salito dal 6,3 al 6,6 nel 2009). Ma anche in questo caso non mancano le note dolenti. Il confronto con le altre città mostra infatti come a Roma il quadro degli indicatori di mobilità sostenibile sia piuttosto debole, ad esempio in termini di isole pedonali, ZTL, parcheggi e piste ciclabili. Con 0,3 abbonati ogni mille abitanti, Roma è inoltre il fanalino di coda nello sviluppo del car sharing.
Scarica il testo della Relazione