L’Osservatorio Ambientale sull’inceneritore di Acerra cessa la sua attività
Dal 1 gennaio 2010 la responsabilità di controllo e monitoraggio ambientale ed epidemiologico sarà tutta a carico dei comuni dell’area interessata dalle attività dell’impianto. Intanto, la Fibe spa fa sapere che il collaudo definitivo avrà luogo a metà gennaio e che al momento l’impianto e di nuovo fermo
23 December, 2009
Chiuderà definitivamente i battenti il 31 dicembre 2009 l’Osservatorio Ambientale sull’inceneritore di Acerra. La fine dell’emergenza rifiuti, sancita con decreto legge, implica anche un’assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni locali circa il monitoraggio epidemiologico e della qualità dell’aria della zona interessata dalle attività dell’inceneritore. Il Ministero della Sanità ha infatti approvato finanziamento del progetto “Valutazione Epidemiologica dello stato di salute della popolazione esposta a processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei Rifiuti nella regione Campania” e ai comuni è stata invita la proposta di protocollo d’intesa. Dal nuovo anno, sarà compito delle singole amministrazioni interessate raccordarsi fra loro per decidere il testo definitivo e giungere alle deliberazioni necessarie ed alla sottoscrizione del protocollo stesso e tenere quindi sotto controllo gli effetti dell’impianto sulla popolazione.
Resta il fatto che si è molto indietro, rispetto ai tempi previsti, sulla messa a regime dell’impianto. Il collaudo ufficiale inizierà infatti per metà gennaio. La Fibe spa fa sapere che al momento l’inceneritore resta ancora fermo, si legge nella nota:per controllare le parti non ispezionabili ad impianto in marcia, e per verificare il grado di usura delle parti meccaniche dopo tale fase a massimo regime.
Proprio sull’inceneritore di Acerra, inoltre, emergono i maggiori contrasti tra l’amministrazione regionale ed il governo. In una nota, Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania ha fatto sapere: una delle questioni che vanno approfondite è quella del trasferimento e della gestione del termovalorizzatore di Acerra. Da quanto si è appreso in queste ore, appare singolare che il prezzo del termovalorizzatore venga fissato dal decreto-legge. Innanzitutto, perché si tratta di un bene che oggi è di proprietà privata, e poi perché non si evince il criterio in base al quale quel prezzo viene determinato. Bisognerà dunque vedere con grande attenzione ciò che riporterà il testo definitivo del decreto legge.