Dalla raccolta dell’umido alla produzione di compost: in Germania e Austria città ecologiche modello
Sul territorio tedesco e austriaco, dove le città incentivano la separazione degli scarti organici e del verde, il compostaggio è una pratica diffusa. Numerosi i controlli per verificare il corretto uso delle attrezzature.
30 June, 2002
[b]di Barbara Chiesa[/b] Sul territorio tedesco e austriaco, dove le città incentivano la separazione degli scarti organici e del verde, il compostaggio è una pratica diffusa. Numerosi i controlli per verificare il corretto uso delle attrezzature. La produzione di compost di qualità da rifiuti biologici provenienti da cucine, mense, giardini e parchi, assume un’importanza strategica nell’ambito del piano di sviluppo rurale di molte aree dato che risponde al problema, comune a molte aziende e comuni, di ripristinare la fertilità dei suoli (che son sterili a causa della carenza di sostanza organica dovuta all’eccessivo sfruttamento del terreno.) Visitando i siti sulla raccolta differenziata delle città di Amburgo, Berlino, Francoforte, Stoccarda, Monaco e Vienna, si desume che la raccolta differenziata di materiali riciclabili (vetro, carta e cartone, plastica), già in corso da molti anni, è diventata un obbligo, con regole, diritti e doveri, ma anche multe per chi sgarra. Ad essa si è affiancata la raccolta dell’umido, che prevede il compostaggio degli scarti organici di cucina e giardino. Ogni cittadino può aderire alla raccolta di sostanze organiche, come avanzi di verdura cruda e di frutta e rifiuti da giardino, trasformabili in concime organico di grande valore. Tutto è regolato da norme precise e restrittive. Infatti nei Biotonnen (bidoni per rifiuti organici) vanno messi: fogliame, erbacce, erba tagliata, piante, tagli di arbusti e alberi, fiori, terra per fiori; bucce e resti di frutta e verdura (anche agrumi), deposito di caffè e tè, gusci d’uovo, cibo avariato, piante da appartamento, lettiera organica per animali, fieno, paglia, trucioli. Sono invece esclusi dalla raccolta dell’umido (a differenza di quanto accade in genere in Italia): carne, pesce, ossa, resti alimentari liquidi, cotti e grassi, pane ammuffito, insalata condita, oltre a resti di olio da cucina, sacchi e residui dell’aspirapolvere, cenere, pannolini. Dal Biogut (sostanze biologiche) si ricava concime organico molto efficace, che trova impiego prevalentemente nei settori del giardinaggio, dell’agricoltura e dell’economia forestale. Il compost prodotto da rifiuti da cucina, rami, fogliame e erba consente il miglioramento qualitativo dei terreni, evitando l’utilizzo di concime artificiale e il consumo di torba. I rifiuti biologici sono sottoposti a classificazione, omogeneizzazione e trattamenti di depurazione da inquinanti e impurità, al fine di produrre un ottimale rapporto di miscela dei rifiuti umidi biologici con pezzi di legno e arbusto. I costi dello smaltimento dei rifiuti provenienti da cucine e mense diminuiscono se non sono mescolati con altra spazzatura. Berlino sta sempre più riducendo i rifiuti da smaltire. Nel 1990-91 il successo della prima raccolta di rifiuti biologici in via sperimentale incoraggiò l’amministrazione di Berlino a estenderla a tutto il territorio urbano. Progressivamente tutte le circoscrizioni della città sono state coinvolte nel progetto; dal marzo 2000 è iniziata anche la connessione delle circoscrizioni più periferiche. Dal 96 la BSR (l’azienda della nettezza urbana) dispone presso tutti gli immobili particolari bidoni verdi per rifiuti organici in cui ogni settimana vengono raccolti grandi quantità di litri.. Nella raccolta dei rifiuti organici, costituenti un terzo dei rifiuti domestici, attualmente sono coinvolte il 71% delle abitazioni di Berlino, corrispondenti a circa 2.709.000 di abitanti. Ad Amburgo i rifiuti da cucina e da mensa possono essere gettati nei bidoni per rifiuti biologici. I rifiuti da giardino possono essere depositati presso appositi “parchi del riciclaggio” previo pagamento di una tassa. Dal 1999 i Biotonnen esistono nell’intera area urbana di Monaco: ogni 14 giorni sono svuotati e il contenuto è trasportato presso gli impianti di fermentazione e di produzione di compost. Da poco la città di Monaco ha attivato il nuovo progetto denominato “Saubere Stadt”, “Città Pulita”, il cui principio fondamentale è che i cittadini debbano essere informati sui loro doveri in materia di rifiuti. Allo scopo di scoraggiarne il deposito irregolare, gli abitanti possono denunciare anche nei fine settimana e nei giorni festivi il deposito abusivo di rifiuti telefonando a un numero predisposto. Si assicura la rimozione entro 24 ore del rifiuto abusivo con un servizio di “pronto intervento”. Inoltre i cosiddetti “sceriffi dei rifiuti” (i “Müll-SheriffS”) hanno il compito di verificare la correttezza nell’uso dei bidoni, accertare gli autori dei depositi abusivi e punire l’infrazione con una multa. Francoforte dispone di uno dei più moderni centri europei per la trasformazione dei rifiuti biologici, adatto alle esigenze di una grossa città. Nel centro di raccolta situato nella Peter-Behrens-Straße vengono combinate tecniche di fermentazione con tecniche di produzione di concime organico. A Vienna la materia organica costituisce il 30% circa dei rifiuti. Dal 1981 la città ha introdotto la produzione di concime organico come tecnica di smaltimento e trattamento dei rifiuti. Da allora l’azienda “Rinter AG” opera per la classificazione dei rifiuti organici per migliorarne la qualità. Nel 1986 si compì un passo ulteriore: si introdusse in via sperimentale la raccolta differenziata dei rifiuti organici; nel 1988 si inaugurò a Vienna la prima sistematica raccolta differenziata di materiale biologico, che portò nel 1991 al coinvolgimento di tutta la città. I bidoni per la raccolta di materiale organico sono disposti negli angoli delle strade e presso isole per la raccolta. La densità dei contenitori si fonda su dati demografici e sociali, infatti è dimostrato che sia una quantità inferiore, sia una quantità eccessiva rispetto alle esigenze effettive, riducono la qualità della raccolta. Finora l’esperienza viennese ha dimostrato che la qualità dei materiali raccolti nelle circoscrizioni periferiche è migliore rispetto a quelli delle circoscrizioni urbane interne.