Le proposte di Legambiente Campania ai candidati Governatori
Legambiente lancia la sfida ai candidati Governatori della Campania. L’obiettivo è spingere verso nuove sfide ambientali: la Green economy, energie rinnovabili, trasporti, rifiuti, acqua, cave, lotta all’ecomafie, dissesto idrogeologico e la biodiversità
23 February, 2010
È una fotografia in chiaro-scuro della Campania quella presentata da Legambiente attraverso “Ambiente Italia 2010”, il rapporto annuale sullo stato di salute del paese elaborato dall'istituto di ricerche Ambiente Italia.
Secondo il rapporto, la Campania ha il Pil procapite più basso d’Italia, la produzione di rifiuti in costante aumento, mentre la raccolta differenziata resta tra le più basse d’Italia. La Regione, inoltre, è maglia nera per illegalità ambientale, va meglio per qual che riguarda la produzione di energia eolica, mentre restano stazionari gli investimenti sul solare.
Legambiente Campania ha evidenziato le criticità emerse dal Rapporto, sintetizzando quelle che dovranno essere le nuove sfide ambientali per qualsiasi candidato governatore della regione.
In una nota diffusa dall’associazione si legge: per promuovere uno sviluppo più moderno e pulito, è necessario avviare la Green economy, creando nuovi occupati in settori strategici, modernizzando il Paese puntando sulla qualità e la vivibilità concreta Come è prassi sono i numeri a innescare i ragionamenti. Il quadro numerico mostra una Regione che annaspa tra gravi difficoltà in tema di rifiuti, legalità ambientale, dissesto idrogeologico con sprazzi di eccellenze e buone pratiche sparse che, pur aprendo la strada a momenti di ottimismo non riescono a fare sistema e a caratterizzare lo sforzo unitario della comunità.
Con la presentazione del Rapporto Ambiente Italia 2010- ha commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- vogliamo offrire un contributo concreto alla prossima campagna elettorale. Chiediamo ai candidati Governatori alla Regione Campania di riempire di contenuti la campagna elettorale, al di là dei proclami elettorali, degli schieramenti e dei posizionamenti. Le Regioni hanno una responsabilità enorme per disegnare la qualità ambientale del nostro territorio e contribuire in maniera decisiva allo sviluppo per uscire dalla crisi.
L’ambiente spesso è vittima del declino- prosegue Michele Buonomo, - ma è anche parte integrante e decisiva delle strategie più efficaci per contrastarlo: sta dentro l’impegno contro l’illegalità diffusa e la criminalità organizzata, che dall’abusivismo alle ecomafie devastano il territorio e sono tra i principali disincentivi allo sviluppo economico; sta dentro la necessità di promuovere molto di più l’educazione, la formazione e la ricerca, risorse immateriali vero antidoto nella lotta alle piccole e grandi forme di illegalità che dominano nella nostra regione.
La sfida che propone Legambiente Campania ai candidati Governatori è di cogliere le opportunità che possono nascere dalla crisi climatica e dalla crisi economica, dimostrando l’esaurimento del vecchio modello di sviluppo e la necessità di fare della Green economy e della qualità del territorio il punto di forza per rilanciare la Campania.
Le proposte sono molto precise: spingere le fonti rinnovabili, far crescere la mobilità pendolare sui treni, migliorare la gestione e il recupero di acqua e rifiuti, ridurre il prelievo e l'impatto delle cave, valorizzare il sistema dei parchi, fermare il dissesto idrogeologico.
I governatori- conclude Buonomo- devono avere il coraggio di utilizzare una nuova fiscalità che alleggerisca lavoro e imprese e colpisca l’uso delle risorse ambientali per far pagare finalmente chi oggi lucra scavando le montagne, imbottigliando l'acqua o consumando suoli; devono introdurre trasparenti e efficienti sistemi a tariffa per la gestione dei rifiuti e dell'acqua. Insomma, devono assumersi la responsabilità di cambiare in meglio il governo del territorio per renderlo più moderno spingendo l'innovazione nei settori più promettenti.