Rapporto Ambiente Italia, bene la Puglia su rinnovabili. Primi segnali positivi sui rifiuti
Pubblicato il rapporto annuale dell'istituto di ricerche Ambiente Italia, realizzato in collaborazione con Legambiente. In Puglia crescono gli investimenti sulle fonti energetiche rinnovabili e per la prima volta si registra un impegno nella gestione dei rifiuti. Molto ancora da fare, invece, in materia di trasporto pubblico
23 February, 2010
Un bilancio sostanzialmente positivo, con molti passi avanti in materia di energie rinnovabili e progressi significativi sul fronte dei rifiuti, ma ancora tanto lavoro da fare in materia di trasporto pubblico e prevenzione degli ecoreati. Questa la fotografia della regione Puglia che emerge dal rapporto Ambiente Italia 2010 (dati riferiti al 2008 e al 2009), pubblicato come ogni anno dall'omonimo centro di ricerche e da Legambiente. A spiccare sono soprattutto gli investimenti nel campo delle fonti energetiche rinnovabili. Nel dettaglio, la Puglia ricava 1.316,9 Gwh (Gigawattora) di energia dall’eolico, 23,7 dal fotovoltaico, 38,5 dai rifiuti, 695,8 dalle biomasse e 66 dal biogas, per un totale di 2.141 Gwh. Per quanto riguarda il fotovoltaico, sul territorio pugliese si concentra ben il 40% della potenza installata in tutto il Sud Italia (pari al 33% del totale nazionale di ormai poco meno di 60 mila impianti e 709 MW installati). Il rapporto Ambiente Italia stima che, se la crescità manterrà i ritmi attuali, nel 2020 saranno installati 3.720 Gwh di eolico on-shore, 2.200 di eolico off-shore, 750 di solare fotovoltaico, 450 di solare termodinamico, 250 di biogas, 150 di rifiuti, 450 di biomasse, per una potenza complessiva di 7.970 Gwh.
Meno lusinghieri i risultati in materia di trasporto pubblico e pendolare. Secondo il rapporto, ad esempio, in Puglia, sono stati investiti solo 20 milioni di euro nelle ferrovie, contro gli oltre 170,07 spesi dalla Regione Lombardia (che ne ha investiti anche altri 88 nelle metropolitane). L’estensione complessiva della rete ferroviaria pugliese, comunque, è di 1.508 km, i pendolari sono 80mila al giorno e gli abbonati 9.793. Il tasso di motorizzazione (numero di mezzi per abitante), in compenso, si mantiene relativamente basso - 543 auto e 65 motocicli ogni mille abitanti – rispetto ad altre regioni (laValle d'Aosta, con 1.093 auto e 110 motocicli ogni mille abitanti, detiene il record in questa classifica).
Resta grave anche la situazione dei rifiuti, ma con i primi segnali evidenti di un'inversione di tendenza. Se nessun comune pugliese centra ancora gli obiettivi minimi di legge per la raccolta differenziata, per la prima volta è possibile citare esperienze virtuose e positive. Come il caso di Monteparano (Ta), che al 31 agosto del 2009 ha raggiunto l’obiettivo del Piano Regionale fissato per il 2008. Spiccano anche i risultati ottenuti da altri comuni che nel 2009 hanno avviato un nuovo sistema di raccolta differenziata, registrando, anche se per ora solo su base mensile, percentuali ben al di sopra del 40%. Si tratta di Erchie (dallo 0,9% di differenziata di gennaio al 60,4% di settembre 2009), Candela (dal 2% di aprile al 48,2% a settembre 2009), Ceglie Messapica (dal 3,8% di gennaio al 38,8% di settembre 2009), Latiano (dal 4,5 di gennaio al 52,9 di settembre 2009), Oria (dall’1,3% di gennaio al 46,7 di settembre 2009) e Villa Castelli (dal 5,4% di gennaio al 28,8% di settembre 2009). Aumentano, infine, i reati accertati in materia ambientale, soprattutto grazie al maggior numero di controlli. «Sul fronte del ciclo illegale dei rifiuti – commenta Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia – nel 2009 la nostra regione peggiora, passando al secondo posto in classifica con 355 infrazioni accertate, 15 arresti, 416 persone denunciate e 271 sequestri. I numeri confermano che i controlli ci sono ma purtroppo c’è chi pensa di lucrare a danno della salute dei cittadini e del territorio e di farla pure franca».