A Bari si studia il passaggio da tassa a tariffa rifiuti: più rifiuti, più paghi
L'Amiu ha realizzato, per conto del Comune, uno studio preliminare per l'introduzione della tariffa di igiene ambientale, che terrà conto non solo della superficie occupata, ma anche dell'effettiva quantità di rifiuti prodotta. I tempi per il passaggio, comunque, non sono brevissimi
24 February, 2010
Un nuovo sistema di tassazione sui rifiuti, con una vera e propria rivoluzione del meccanismo di calcolo delle cartelle, è allo studio del Comune di Bari. Il sistema attuale, che prevede il calcolo della Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) solo in base alla superficie dell'immobile (pur prevedendo dei meccanismi di sconto o di esenzione, ad esempio per le persone sole o a basso reddito) sarà infatti sostituito nei prossimi anni dalla nuova Tariffa di igiene ambientale (Tia). Che, oltre a tener conto del parametro fisso costituito della superficie dell'immobile, sarà calcolata anche sulla base dell'effettivo volume di rifiuti prodotto. In parole povere, chi produce maggiori quantità di spazzatura si troverà a pagare di più, a prescindere dalle dimensioni della propria abitazione, negozio o sito produttivo. Per definire il nuovo sistema di tariffazione, l'amministrazione comunale aveva commissionato uno studio all'Amiu. La municipalizzata ha quindi effettuato una campionatura dei rifiuti, per determinare gli indici di produttività per ciascuna categoria di utenza, e ha simulato praticamente il passaggio graduale dalla Tarsu alla Tia in un arco di tempo compreso fra tre e cinque anni. «Per il momento – ha dichiarato a Repubblica l´assessore al Bilancio, Giovanni Giannini - stiamo cercando di acquisire dati. Entro il 30 giugno, il governo dovrebbe emanare un decreto per dare le direttive sul passaggio alla tariffa. Se ciò non avverrà, si dovrà procedere secondo i criteri indicati nel Dpr del 1999. La strada è lunga».
Il direttore generale dell'Amiu, contattato da Eco dalle Città, precisa che lo studio condotto dalla municipalizzata «si è bastato anche sulla pesata delle quantità di rifiuti prodotte nei diversi quartieri della città e che la nuova Tia barese, oltre ad essere tra le tariffe più basse d'Italia, punterà a migliorare la differenziazione tra utenze domestiche e commerciali».
L'introduzione della Tia consentirà anche ai Comuni di coprire meglio il costo del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti, che attualmente, come ha svelato uno studio dell'Amiu, è compensato dal gettito della Tarsu solo per il 59%. I maggiori introiti saranno a carico, dunque, di chi inquina di più, producendo una maggiore quantità di rifiuti, mentre ci sarà un risparmio per tutti i nuclei familiari e le attività produttive che ne producono pochi. A questo proposito, sulla base dei dati raccolti dalla municipalizzata, l'Amiu propone tre esempi, puramente indicativi: un appartamento di 80 metri quadrati, abitato da due persone, passerebbe dagli attuali 134,4 a 204 euro annui. Un negozio di 200 metri quadrati passerebbe da 1.980 a 851,80 euro l´anno; un bar di 100 metri quadrati da 1.282 a 2.774 euro l'anno.