Trofeo Tartaruga Torino 2010: primi al traguardo triciclo e bicicletta
Si è svolta la quinta edizione del Trofeo Tartaruga, iniziativa di punta della campagna Mal'Aria di Legambiente: l'autobus è la tartaruga di quest'anno, bloccato nel traffico cittadino insieme all'automobile. Legambiente in azione anche a Novara ed Alessandria. Per l'associazione ambientalista: "Smog alle stelle in tutto il Piemonte"
25 February, 2010
Quella che dall'edizione 2010 del Trofeo Tartaruga di Legambiente è una triste conferma: il mezzo pubblico non è ancora il mezzo più efficace nel trasporto cittadino che rimane intasato nel traffico insieme all’auto. La tradizionale gara a tempo tra diversi mezzi di trasporto organizzata a Torino da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e il circolo Legambiente Ecopolis ha visto oggi sgomitare nel traffico cittadino i mezzi pubblici, l’auto, la bicicletta, il triciclo e il motorino. E ad aver la meglio è stato inaspettatamente il triciclo! Appena 12 minuti per percorrere il tragitto da piazza Carducci fino al traguardo in via XX Settembre 67 alla bottega equosolidale Mondo Nuovo, seguito a stretto giro dalla bicicletta dopo soli 2 minuti a conferma che i veicoli a pedali non sono solo la soluzione meno inquinante per gli spostamenti cittadini ma anche i più veloci. La tartaruga della città, ovvero il mezzo che ha impiegato più tempo per percorrere l'intero percorso, è stato quest'anno il mezzo pubblico, impiegando ben 49 minuti per percorrere il tragitto. Il bus è stato preceduto di poco dall'auto che ha tagliato il traguardo dopo 31 minuti, ben 37 minuti in più rispetto al triciclo. Quest'anno, a contendersi il primo posto, hanno gareggiato 5 concorrenti diversi, in rappresentanza di altrettanti soggetti che, in modi differenti, contribuiscono a creare un nuovo modo di spostarsi e vivere la città.
Il video di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta
Giunto quest’anno alla sua quinta edizione, il Trofeo Tartaruga, iniziativa di punta della campagna Mal'Aria, sottolinea ancora una volta come i mezzi di trasporto più compatibili con l'ambiente siano anche i più veloci e adatti per la mobilità urbana. “L’insostenibilità del ricorso all'auto privata per gli spostamenti in ambito urbano –dichiara Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta- è sempre più evidente alla maggior parte dei cittadini che, a fronte di un più efficace potenziamento del trasporto pubblico e di serie politiche a favore della ciclabilità, sarebbero disposti a cambiare in modo virtuoso le proprie abitudini”. “Nonostante il traffico veicolare sia responsabile di oltre il 60% delle emissioni di Pm10 in città, -prosegue Vanda Bonardo- le misure adottate negli anni per ridurre l’uso dei mezzi privati favorendo una mobilità alternativa appaiono gravemente inadeguate. Il miglioramento della qualità dell’aria è legato a interventi strutturali coraggiosi ed efficaci: riduzione costante del traffico automobilistico, servizi di trasporto pubblico efficienti, infrastrutture per girare facilmente in bicicletta, intermodalità tra i vari sistemi di trasporto”. “Vista la grave emergenza ambientale che colpisce ogni giorno chi vive in città, -aggiunge la presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta- chiediamo al Comune di attivarsi immediatamente con interventi dal costo contenuto o nullo, ma dalla sicura efficacia. Il risultato di oggi, che vede il mezzo pubblico penalizzato dal congestionamento del traffico, conferma ancora una volta la necessità di interventi alla mobilità urbana, ad esempio il potenziamento delle corsie preferenziali per i mezzi pubblici”.
Il servizio video da Nuovasocieta.it
Il Trofeo Tartaruga si inserisce all’interno di Mal'Aria, la storica e celebre campagna simboleggiata dalle centinaia di lenzuola bianche che sventolano sui balconi delle nostre città, attraverso cui, da ormai da 16 anni, Legambiente lotta per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle tematiche dell'inquinamento atmosferico. Proprio in questi giorni, anche grazie all’attività di sensibilizzazione portata avanti da Legambiente, la gravità del problema smog è sotto gli occhi di tutti. Come da grigio copione l’anno è iniziato con altissimi livelli di polveri sottili nell’aria. A poco più di 50 giorni dall’inizio dell’anno il quadro è preoccupante: Torino, Asti, Alessandria e Bra sono già fuorilegge per smog. Le città hanno infatti esaurito il proprio “bonus” di giorni$di superamento delle concentrazioni limite di polveri sottili, fissato dall'Unione Europea a 35: termine che Torino ha raggiunto l’11 febbraio, ad appena 42 giorni dall’inizio del 2010, e che in questi giorni toccherà quota 40 superamenti. La cittadina di Bra ha infranto lo spartiacque dei 35 giorni il 14 febbraio, Asti il 15, mentre Alessandria il 17, a soli 48 giorni dall’inizio dell’anno.
Le auto non inquinano solo l'aria, ma anche lo spazio. Muoversi ognuno con la propria auto, per lo più da soli, rispetto a muoversi in autobus o in bici, richiede una quantità enorme di spazio e genera il tipico caos che vediamo nelle nostre città. Torino è una delle città italiane con il tasso di motorizzazione più alto: 63 auto ogni 100 abitanti, a fronte di una media europea di 46. L’auto è diventata nei cento anni della sua storia parte dominante del panorama delle nostre città. Questo è particolarmente vero a Torino dove la densità di veicoli supera le 1000 unità per ogni km². Si calcola che se tutti i cittadini di Torino si mettessero in viaggio nello stesso momento si creerebbe un serpentone di auto la cui testa tocca Mosca, mentre la coda deve ancora uscire dalla città. Un recente studio dell’Anci focalizza l’attenzione proprio sull’occupazione del suolo pubblico che le auto determinano: complessivamente, nei capoluoghi della Pianura Padana, il 65% delle strade urbane è, in linea teorica, occupato da autovetture; ma ci sono città dove questa proporzione è molto più sfavorevole e disegna uno scenario da “congestione permanente”. Il dato è preoccupante per il presente, ma ancora di più lo è se si proietta in un futuro nel quale il parco circolante continua ad aumentare e le autovetture entreranno in competizione con i cittadini per l’occupazione dello spazio pubblico.
All’iniziativa di Torino fanno seguito quelle sul territorio regionale dei circoli locali di Legambiente. A Novara, dove il 15 febbraio, a soli 46 giorni trascorsi dall’inizio del 2010, erano già 31 le giornate di superamento dei limiti di legge per le Pm10 e la soglia massima dei 35 giorni annui é ormai prossima, il circolo locale di Legambiente ha voluto denunciare l’assenza di controlli all’interno della Ztl Ambientale. A bordo di una vecchia auto Euro0 non autorizzata a circolare all’interno dell’area, i volontari di Legambiente hanno impunemente violato per più di 10 volte i varchi della zona a traffico limitato, peraltro in compagnia di numerose altre vecchie auto, senza controlli di alcun genere. Il timore da parte del presidente del circolo di Novara Angelo Garavaglia è che l’assenza di controlli sia costante: “In questo periodo di grande difficoltà sul versante dell’inquinamento atmosferico, mentre si moltiplicano le pur tardive iniziative di attenzione delle amministrazioni locali (ben vengano le giornate senza auto e le virtuose proposte bipartisan di blocchi del traffico automobilistico in tutta la Pianura Padana), abbiamo voluto verificare lo stato di efficienza dei provvedimenti presi in passato. Siamo certamente consapevoli delle difficoltà che deve affrontare un’amministrazione nell’imporre e far rispettare regole sgradevoli e magari non pienamente comprese e/o condivise, ma pensiamo che affrontare le emergenze ambientali con dei simulacri di regole che non si vogliono far rispettare finisca con l’essere pericolosamente diseducativo e certamente non utile alla consapevolezza e alla salute dei propri cittadini”.
Anche l’aria di Alessandria in questo inizio 2010 ha fatto registrare preoccupèanti picchi di polveri sottili. Il “bonus” annuale di 35 superamenti giornalieri del valore limite previsto per le Pm10 si è esaurito ad appena 48 giorni dall’inizio dell’anno in entrambe le centraline Arpa presenti sul territorio comunale. “La nostra salute e quella dei nostri figli sono in pericolo. L’impatto negativo dell’inquinamento atmosferico sul fisico umano è una realtà purtroppo accertata, tutti gli studi la confermano, i più colpiti sono i bambini e gli anziani, la causa principale e più pericolosa è il traffico automobilistico ma i nostri amministratori minimizzano e non adottano provvedimenti adeguati ad affrontare il problema. In Europa e nella maggior parte della pianura padana, grandi aree delle città vengono chiuse alle automobili e si investe strategicamente sulla ciclabilità e sulle forme di mobilità meno invasive: per portare giovamento alla salute e all'economia, rivitalizzando vaste aree della città col verde e con la moderazione del traffico. Perché in Alessandria tutto questo non avviene? Rivendichiamo il diritto alla salute e a una città più vivibile; chiediamo interventi strutturali e una politica responsabile e seria che affronti con decisione il problema”. Questo l’appello che il circolo la Melarancia di Legambiente, presieduto da Giacomo Vassallo, e le associazioni L.C. Crescere Insieme, Gli amici delle bici, Movimento Decrescita Felice AL, Wwf Alessandria, Anpana AL, lanceranno al sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio trovandosi “Per 1 minuto di tosse” in piazza della Libertà (fronte Comune) sabato 27 febbraio 2010 alle ore 15,30.
Fonte Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta