A Casalbertone potrebbe nascere la prima "isola ambientale"
Presentato un progetto che prevede la trasformazione in chiave ecosostenibile di un intero quartiere: strade pedonali, case ad altissima efficienza, tecnologie innovative. Mancano ancora tutte le autorizzazioni, ma nella zona sarà presto costruito il primo edificio di classe A
24 March, 2010
Potrebbe nascere alla periferia di Roma, nel quartiere di Casalbertone, la prima "isola ambientale" della città. Un luogo in cui il pedone prevale sull'automobile e i luoghi di aggregazione sugli spazi non fruibili. E' il progetto della società Bross Srl che prevede anche la realizzazione del "primo palazzo ecocompatibile", di classe A, con certificazione leed, che sarà pronto nell'autunno 2010. L'edificio è dotato di pannelli solari, sfrutta la domotica, un sistema tecnologico che equilibra i consumi energetici e possiede la certificazione "CasaClima". A presentare il progetto è stato Stefano Tersigni, amministratore delegato di Bross, la società che ha ideato "Redais", un marchio e insieme un sistema di lavoro che unisce etica a procedure nell'ottica dell' ecocompatibilità, varato dalla stessa società.
L'"isola ambientale" al momento è solo un progetto che dovrà superare tutte le fasi di approvazione da parte dell'amministrazione, anche se il Municipio V ha già dato il suo consenso. Si tratta di un'area dove i veicoli dovranno andare ad una velocità di 30 chilometri orari, in cui si darà un ampio spazio alla riqualificazione ambientale, all'arredo urbano ed ai trasporti pubblici integrati. In pratica, nel quartiere non ci saranno solo strade sicure ma anche fruibili ed esteticamente piacevoli. Un occhio di riguardo verrà dato anche ai servizi come scuole, asili, cinema e biblioteche perché "si crei una pianificazione urbanistica che non sia ex ante ma che possa rimodellarsi - ha spiegato l'ideatore di Redais, Stefano Tersigni - attorno a quello che già esiste e soprattutto nella testa delle persone perché imparino a vivere meglio nel proprio quartiere". Anche l'assessore comunale all'Ambiente, Fabio De Lillo, ha sottolineato l'importanza "di un'edilizia ecocompatibile che non consuma nuovo terreno ma abbatte e ricostruisce per migliorare i quartieri storici". I presidenti delle Commissioni comunali per l'Ambiente, Andrea De Priamo e all'urbanistica, Marco Di Cosimo, hanno spiegato che "l'integrazione di nove articoli al regolamento edilizio che diventa regolamento edilizio ecocompatibile sono stati già approvati in Commissione ed arriveranno in Consiglio comunale dopo la pausa elettorale".
Fonte: Ansa