Il Treno verde boccia l'aria del Lazio. Pm10 alle stelle a Frosinone, Colleferro e Roma
Conclusa la campagna di monitoraggio, durata 45 giorni, condotta da Legambiente e Ferrovie dello Stato nell'ambito della tradizionale iniziativa “Treno verde”. Frosinone, con ben 57 superamenti dei limiti per le polveri sottili dall'inizio dell'anno, ottiene il peggior dato nazionale dietro Torino. Parlati: «Attuare al più presto il piano regionale per la qualità dell'aria»
08 April, 2010
Cinquantasette superamenti dall'inizio dell'anno a Frosinone, 33 a Colleferro (Rm), 25 a Cinecittà nella Capitale, 23 a Ciampino (Rm) e 22 a Preneste (Roma), Francia (Roma) e Latina: questo il quadro, desunto dai dati Arpa Lazio, dell'inquinamento da polveri sottili nel Lazio, a soli tre mesi dall'inizio del 2010. L'allarme arriva da Legambiente Lazio, al termine della campagna di monitoraggio realizzata nell'ambito dell'iniziativa Treno Verde (in collaborazione con le Ferrovie dello Stato e con il contributo di Telecom Italia). Frosinone si conferma dunque una delle città più inquinate di Italia, guadagnando, con i suoi 57 sforamenti, il secondo posto assoluto, dietro Torino, per il maggior numero di superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili fissato dalla legge. Seguono, nella classifica regionale, Colleferro (Rm) con 33 superamenti, la centralina capitolina di Cinecittà con 25, Cassino (Rm) con 24, Ciampino (Rm) con 23, le centraline romane di Preneste e Francia con 22, a pari merito con Latina. Nella capitale, inoltre, Fermi e Tiburtina fanno registrare quota 20 superamenti, Cipro 14, Magna Grecia 12, Arenula 9, Villa Ada 4 e Bufalotta 3, per complessivi 151 superamenti. Una situazione sostanzialmente immutata rispetto al 2009, quando, alla stessa data, la situazione era questa: Frosinone 63 superamenti, Colleferro 30, Tiburtina e Francia 26, Fermi 25, Ciampino 24.
«I dati confermano che in diverse grandi città del Lazio l'aria è fuorilegge un giorno ogni due, tre o quattro al massimo, una situazione che desta grande preoccupazione per le gravi ripercussioni sulla salute umana e che va riportata sotto controllo con interventi seri e determinati – ha commentato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – Frosinone è addirittura una delle città italiane più assediate dallo smog, ma l'inquinamento da polveri sottili non salva purtroppo Roma né Colleferro né Cassino o Ciampino, delineando un cattivo stato della qualità dell'aria. La Regione Lazio ha approvato ormai da diversi mesi il Piano di risanamento della qualità dell'aria, ora va attuato mettendo in atto le misure previste di limitazione del traffico e di promozione del mezzo pubblico». Sempre sul fronte delle polveri sottili, nelle restanti province sono 14 gli sforamenti registrati a Civita Castellana (Vt), e 6 a Rieti. Da ricordare che il Lazio con ben 674 auto e 114 motocicli ogni 1000 abitanti, si piazza secondo in Italia per tasso di motorizzazione, con un parco veicolare complessivo comprendente circa 3milioni e 800mila autovetture, 640.834 motocicli, 444.801 mezzi per il trasporto merci (dai dati Aci contenuti nel rapporto Ambiente Italia).