Galline e lombrichi per ridurre i rifiuti organici
In Belgio, il Comune di Mouscron sta provando a ridurre i rifiuti organici distribuendo galline ai cittadini e sfruttandole come "compostiere" naturali. E per chi non ha spazio in casa per adottare una gallina esistono sistemi alternativi, un esempio: i lombrichi per la produzione di compostaggio
03 May, 2010
Elisa Bianco
Lo smaltimento della parte organica dei rifiuti urbani rappresenta, in Italia come all’estero, una sfida per ridurre una parte della quantità di rifiuti prodotta dalle famiglie. Una città belga ha chiesto aiuto al mondo animale per ridurre i rifiuti organici degli umani: l'amministrazione comunale Mouscron, nel Belgio meridionale, affida a tutte le famiglie che ne fanno richiesta una coppia di galline ovaiole, a patto che si impegnino a non mangiarle prima di due anni e a non cederle a terzi. Per la terza volta consecutiva, il Comune di Mouscron, lancia questa originale iniziativa; in questo modo le galline si cibano degli scarti di cucina delle famiglie affidatarie, consentendo così di ridurre il volume totale dei rifiuti organici. D’altro canto i cittadini che aderiscono all’iniziativa avranno a loro disposizione anche le uova prodotte regolarmente dai volatili. Insomma un duplice vantaggio per quanti hanno a loro disposizione uno spiazzo in cui far razzolare le galline, ma il problema permane per chi vive in appartamento e dispone al più di un balcone. Al momento l’amministrazione comunale sta lavorando per elaborare una soluzione entro l’anno prossimo, la via migliore pare quella di attuare il compostaggio tramite lombrichi in appositi bidoni pronti all’uso.
Il compostaggio degli scarti organici è una pratica de sempre utilizzata da quanti possiedono un orto o un giardino: si tratta semplicemente di creare dei cumuli ben aerati in cui la materia organica si decompone generando un humus ottimo per concimare i terreni. Durante questo processo due elementi possono creare dei problemi nel caso si voglia praticare sul balcone di casa: può capitare che si liberino cattivi odori e, soprattutto, che venga prodotto una certa quantità di percolato. Esistono, tuttavia, alcune soluzioni. In generale è importante che i rifiuti domestici siano posti all’interno di appositi contenitori, simili a bidoni, coperti ma forati opportunamente in modo da permettere la corretta aerazione e impedire a insetti e moscerini di nidificare. Un utile stratagemma per il compostaggio domestico consiste nel praticarlo sfruttando l’azione dei lombrichi: aggiungere una manciata di lombrichi ai rifiuti organici basta per agevolare il processo di decomposizione, favorendo l’aerazione del materiale ed evitando la formazione di cattivi odori e di liquami. Nel caso non si possa ricorrere ai lombrichi, esistono comunque soluzioni alternative, è sufficiente modificare i bidoni con piccole accortezze: si tratta di sollevare i contenitori rispetto al livello del suolo, forare il fondo per consentire la fuoriuscita del percolato e costruire un sistema di aerazione sfruttando filtri biologici e reti interne.
Les poules, la solution écolo à Mouscron - dal sito Tf1.fr
Manuale di compostaggio domestico - Italia Nostra, quarta edizione, scritto da Federico Valerio