Ci sono in Italia città che fanno la raccolta differenziata dell'organico e altre no. E all'interno delle stesse città, quartieri che la fanno e altri no. Dopo la lettura dell'ultimo decreto del governo ci siamo chiesti se diventa obbligatorio farla.

Ecco l'articolo in questione:

Articolo 182-ter

(Rifiuti organici)

1. Le Regioni, le Province autonome, i Comuni e gli ATO, ciascuno per le proprie competenze e nell’ambito delle risorse disponibili allo scopo a legislazione vigente, adottano entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della parte quarta del presente decreto misure volte ad incoraggiare: a) la raccolta separata dei rifiuti organici al fine del compostaggio e della digestione dei medesimi; b) il trattamento dei rifiuti organici in modo da realizzare un livello elevato di protezione ambientale; c) l’utilizzo di materiali sicuri per l’ambiente ottenuti dai rifiuti organici, ciò al fine di proteggere la salute umana e l’ambiente.”


Che significa incoraggiare? Lo abbiamo chiesto a Roberto Cavallo, presidente di Aica ed Erica


Penso che a questo punto la raccolta differenziata dell'organico debba essere fatta dappertutto e casomai ridotta e superata dal compostaggio.

Probabilmente abituato ad un approccio europeo, fatto di interrelazioni, tendo a leggere la normativa pensando almeno al fatto che:

a) L’art. 4 della direttiva e ora del decreto fissa una gerarchia che prevede la riduzione, poi il riuso, poi il recupero di materia e solo dopo altri recuperi

b) Che l’art. 205 del decreto fissa al 2012 il 65% di raccolta differenziata come MINIMO da raggiungere

c) E che esiste ora (cosa che non c’era prima) un intero articolo dedicato ai rifiuti urbani biodegradabili e si parla apertamente di compostaggio

L’incrocio almeno di queste 3 considerazioni (ce ne sono anche altre) mi fa dire che l’incoraggiare significa prevedere, fare, partire, instaurare, adottare…