Meno macchine, più parchi e biciclette. La città secondo Lester Brown. Nostra intervista
E' New York la città in cui si può sperare di avere una minore impronta ecologica. Parola di Lester Brown, "guru del movimento ambientalista", fondatore del Worldwatch Institute e dell'Earth Policy Institute. La sua idea di città sostenibile è chiara: meno macchine, più parchi e biciclette, riduzione dei consumi energetici, cittadini politicamente attivi perché "salvare la civiltà non è uno sport da spettatori". Intervista di Serena Carta per Eco dalle Città a Lester Brown
17 May, 2010
Lester Brown ha fatto capolino a Torino per presentare il suo ultimo libro "Piano B 4.0. Mobilitarsi per salvare la civiltà" - Edizioni Ambiente - venerdì 14 maggio presso la Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo in piazza Bernini 5. L'incontro è stato organizzato dalla rivista .eco l'educazione sostenibile e dall'Istituto per l'Ambiente e l'Educazione Scholé Futuro Onlus. Eco dalle Città lo ha intervistato.
Sig. Brown, lei dove vive, in campagna o in città?
Vivo a Washington, in un monolocale di una palazzina anni '20.
La definirebbe sostenibile?
Dipende da come ciascun condomine vive, dalle politiche che ognuno attua nel proprio alloggio. Nessuno tra di noi usa la macchina e in generale c'è un buon sistema di raccolta rifiuti. Ma potremmo fare di meglio...
Dove consiglierebbe di andare a vivere per avere una minore impronta ecologica?
Negli Stati Uniti consiglierei la città di New York, perché è facile fare a meno della macchina. Sembrerebbe un paradosso sostenere che si può essere più leggeri vivendo in città piuttosto che in campagna, ma bisogna considerare che chi vive in campagna, seppur indipendente nella produzione del cibo, è costretto a usare il mezzo privato per muoversi. Chi vive in città, soprattutto laddove la popolazione è concentrata attorno al centro urbano, può invece spostarsi a piedi o in bicicletta.
Quali sono le città che hanno attuato le migliori politiche ambientali negli ultimi anni?
Innanzitutto mi vengono in mente le città del nord Europa. Stoccolma, per aver diminuito le tasse sul reddito e alzato quelle sulle emissioni; Copenaghen e Amsterdam, leaders nell'uso della bicicletta, dove la media è di più di una bicicletta a persona e circa il 35% dei tragitti viene percorso in bici. Un'altra città esemplare è Portland, nello stato statunitense dell'Oregon, che negli ultimi venti anni ha imposto dei limiti all'espansione urbana incontrollata, impedendo la dispersione per puntare alla maggiore densità abitativa. Infine, non dimentichiamoci di Curitiba, in Brasile. Dagli anni '70, per merito del sindaco Jaime Lerner, la mobilità urbana è stata incrementata a discapito dell’automobile e a favore di un sistema alternativo di trasporti a basso costo e di comoda fruizione per i pendolari. Malgrado il 60% dei cittadini possieda un’auto, i trasporti pubblici, le biciclette e i pedoni rappresentano oggi l’80% della mobilità urbana.
Ci indichi cinque azioni da compiere ogni giorno per essere cittadini sostenibili.
La prima è usare la bicicletta. La seconda è risparmiare sull'energia, ad esempio installando nel proprio appartamento luci al led. La terza è accertarsi che nel proprio condominio esista un buon sistema di raccolta differenziata. La quarta è consumare meno carne. La quinta, fondamentale, è diventare cittadini politicamente attivi informandosi e informando, impegnandosi nella e per la propria comunità.
Pubblichiamo il capitolo 6 di "Piano B 4.0". I testi provengono dal portale indipendenzaenergetica, uno spazio dove consultare gratuitamente pagine che trattano di ambiente, ecologia e società tradotte in italiano da un gruppo di volontari.
Progettare città a misura d'uomo - Introduzione al capitolo 6
L'ecosistema cittadino - capitolo 6.1
Riprogettare il trasporto urbano - capitolo 6.2
Il ritorno delle biciclette - capitolo 6.3
Il risparmio idrico nelle città - capitolo 6.4
Coltivare in città - capitolo 6.5
Risanare le baraccopoli - capitolo 6.6
Città pensate per le persone - capitolo 6.7