Terra Futura, chiusa a Firenze la settima edizione
Si è svolta alla Fortezza da Basso la settima edizione della mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità. Tre giorni di confronti tra cittadini, società civile, istituzioni e imprese impegnate nelle buone pratiche. Numerose le adesioni all’evento. Eco dalle Città è andata a vedere
30 May, 2010
Lavorare insieme per un futuro più sostenibile. Sembra essere questo lo slogan che aleggiava passeggiando tra gli stand e assistendo ad alcuni dei tanti workshop di Terra Futura, la mostra convegno di buone pratiche che si è svolta alla Fortezza da Basso di Firenze dal 28 al 30 maggio.
Giunta alla settima edizione, questa kermesse continua ad essere un laboratorio di esperienze e modelli di sviluppo nuovi. Promossa dalla Regione Toscana, Terra Futura ha mostrato soprattutto che da queste parti la cultura della sostenibilità non è “straniera”. A dimostrarlo è stata in particolare l’iniziativa del “Premio Toscana ecoefficiente”, un riconoscimento per chi si è impegnato nelle buone pratiche. Tra i premiati, una famiglia di Prato che ha messo in moto buone pratiche per ridurre il consumo energetico domestico e per aver utilizzato tecnologie sostenibili. Sono stati premiati anche enti locali e imprese virtuose come esempi di green economy e di innovazione.
Nella tre giorni fiorentina si è parlato di tutto, mentre tra gli espositori si sono viste le cose più originali. Dal cioccolato e birra prodotti nelle carceri di Torino e Saluzzo all’area di internet point allestita con pc recuperati, dalle eco-poltrone in carta riciclata imbottite con bottiglie di plastica alle borse con vecchi banner pubblicitari in pvc, dai pannelli solari per autobus e scuolabus fino addirittura alle pale eoliche in legno da montare nel giardino di casa. Erano oltre 600 gli espositori e 5000 gli enti rappresentati. Un mondo quello degli operatori della sostenibilità che ha grandi potenzialità di crescita e di occupazione.
Ma soprattutto si è parlato di economia responsabile e di città sostenibili. La solidarietà deve diventare un elemento portante dell’economia. Lo ha ribadito l’economista Loretta Napoleoni, mentre Ugo Buggeri, presidente di Banca Popolare Etica, ha sottolineato come il tema centrale sia la responsabilità d’impresa. Una responsabilità sociale che deve entrare nelle aree gestionali della produzione e del commercio. Da qui ad affrontare il tema delle comunità sostenibili il passo è breve. Così è stata raccontata l’esperienza dei cittadini di Pescomaggiore, in Abruzzo, che dopo il terremoto hanno ricostruito un villaggio antisismico secondo i criteri della bioedilizia. Ancor più significativa, poi, la buona pratica del supermercato solidale di Prato che permette alle famiglie in gravi difficoltà di fare la spesa gratis. Numerose, infine, le buone prassi dei tanti comuni virtuosi che fanno rete per gestire il territorio e governarlo insieme ai cittadini.
Un cenno particolare merita il workshop “Green Life”, aree metropolitane e reti ecologiche. Organizzato da Legambiente e da ANCE (associazione costruttori edili) , il confronto è stato l’occasione per raccontare e approfondire alcune esperienze di grandi città. Carlo Lancia, direttore di Ance Toscana, ha raccontato il progetto di realizzare il primo edificio in legno con sistema antisismico, evidenziando come la Regione Toscana sia stata la prima a dotarsi di un regolamento edilizio per le realizzazioni in legno. In particolare, è emerso il tema del recupero materiale per l’edilizia, che eviterebbe il consumo di suolo come nel caso delle cave. Spesso, il materiale necessario all’edilizia lo abbiamo sotto il naso come, ad esempio, nei casi di demolizioni ferroviarie e stradali: il materiale viene messo in discariche, mentre si potrebbe recuperare. A questo riguardo è intervenuto il professore newyorkese Richard Plunz che ha raccontato l’ambizione di realizzare a New York un grande impianto per il riciclaggio del cemento.
Un'esperienza interessante è stata quella dei “laboratori di buone prassi”, un banco di prova di come mettere in atto buone pratiche nella vita quotidiana come la creazione di un detersivo per lavastoviglie, mostrato dalla cooperativa “La fabbrica di Nichi”.
Naturalmente, non poteva mancare una serie di proposte educative sulla sostenibilità rivolte a insegnanti e ragazzi dal titolo “Terra futura per la scuola”. L’iniziativa ha proposto a scuole primarie e secondarie di primo grado percorsi di educazione alla sostenibilità per promuovere stili di vita più responsabili a partire dalla vita in casa, a scuola, ecc. Tra i temi energie rinnovabili, risparmio energetico, biodiversità, riuso. Riciclo, ecodesign, ecc.
Una manifestazione, per concludere, dai toni internazionalistici, dove è facile incontrare personalità come Vandana Shiva, Carlo Rubbia, Carlo Petrini, Pier Luigi Vigna, Alex Zanotelli e molti altri ancora. Un’iniziativa all’insegna della Green Economy che acquista ancora più importanza proprio in questi tempi in cui l’economia verde sembra allungare il passo.
Il sito di Terra Futura