Bertolaso: «A Napoli l'emergenza rifiuti non è risolta»
La crisi rifiuti a Napoli non è risolta del tutto. A quasi sei mesi dalla chiusura ufficiale dell’emergenza, il capo della protezione civile fa capire che basta un intoppo, anche minimo, per far inceppare la delicata e complessa macchina del ciclo dei rifiuti. La ricetta di Bertolaso: altre discariche e inceneritori
31 May, 2010
Nuovo allarme rifiuti a Napoli. Questa volta a lanciarlo è Guido Bertolaso.
Chi pensa che la situazione rifiuti in Campania sia risolta - ha dichiarato Bertolaso - sbaglia di grosso. Quanto fatto ha solo aperto la strada. Questa regione ora ha ancora molto cammino. C’è bisogno di un serio piano di raccolta differenziata ancora lontana da traguardi accettabili, aprire altre discariche e costruire nuovi termovalorizzatori.
Quindi nuovi sversatoi, come quello di Terzigno nel parco nazionale del Vesuvio, su cui però si sono già aperte molte polemiche, non solo da parte dei residenti dell’area e dell’Ente Parco, ma anche della delegazione del Parlamento europeo in visita in Campania il mese scorso. I commissari di Bruxelles hanno espresso, infatti, la loro contrarietà all’ apertura di una seconda discarica alle pendici del Vesuvio e auspicavano la chiusura di quella già esistente.
A complicare la situazione, la decisione di Protezione civile e Regione di raddoppiare le quantità di rifiuti provenienti da fuori provincia da conferire nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (Benevento) a causa della chiusura della seconda linea dell’ inceneritore di Acerra che nel giro di poche ore ha comportato la ripresa di conferimenti straordinari.
Tutti segnali che non fanno ben sperare. Per il momento c’è una sola certezza: la tanto annunciata fine dell’emergenza rifiuti in Campania è ben lontana dall’essersi realizzata.