Legambiente Lazio: su rinnovabili a Roma passare dalle parole ai fatti
L'associazione ambientalista commenta la presentazione del master plan di Jeremy Rifkin, invocando provvedimenti immediati per promuovere le fonti rinnovabili nella capitale. Parlati: "Non servono le parole, se il numero dei pannelli solari installati rimane fermo"
31 May, 2010
“In attesa che le biosfere creative ecosostenibili immaginate da Rifkin si trasformino in qualcosa di concreto, è preoccupante constatare come negli ultimi tempi non si sia registrato a Roma alcun incremento nei numeri delle fonti rinnovabili. Il sindaco Alemanno non può limitarsi a reiterare annunci che riguardano interventi già in corso, come quello per l’illuminazione ad alta efficienza; oppure a prospettare progetti indefiniti che rimandano a cose futuribili, come quello per l’Eur; o, infine, a riproporre comportamenti di buon senso per i quali non c’era bisogno di scomodare un esperto di fama mondiale”. È quanto dichiara il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, in merito alla presentazione in Campidoglio del master plan elaborato da Rifkin.
"Come testimonia il Rapporto ‘Comuni rinnovabili 2010’, i numeri della Capitale sono fermi per quanto riguarda i pannelli solari sia fotovoltaici (7.918 kW) che termici (3.219,8 mq) – sottolinea Parlati - e sono anche piuttosto bassi tenendo conto del numero degli abitanti. In più non si registra alcun incremento nell'uso sui tetti degli edifici comunali (solo 256,62 kW di fotovoltaico). Quanto alla partecipazione civica auspicata dal sindaco, sarebbe il caso che invece di invocarla la applicasse concretamente coinvolgendo le associazioni e la società civile. Nel campo delle energie rinnovabili non servono parole – conclude Parlati - ma certezze sia sul fronte delle procedure urbanistiche che attraverso progetti esemplari di risparmio ed efficienza”.