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E' stato consegnato nelle mani del sindaco Alemanno dall'economista Jeremy Rifkin il "Masterplan energetico-economico per la città di Roma". Rifkin, teorico della "terza rivoluzione industriale", aveva ricevuto a dicembre scorso da Alemanno l'incarico di elaborare il piano insieme al suo gruppo. Il documento è ora sul tavolo del Campidoglio e si propone diversi obiettivi ambiziosi: esaltare la relazione tra la città e il suo territorio agricolo; ripensare l'energia a Roma per zone concentriche e intercollegate; diffondere sistemi d'insegnamento e formazione totalmente ripensati rispetto al modello iper-competitivo attualmente vigenti.

Ecco alcune delle indicazioni contenute nel "masterplan": incremento dell'agricoltura sugli 80 mila ettari di aree verdi romane, per accorciare la filiera dei prodotti agricoli, valorizzare la produzione locale e ridurre le emissioni nocive dovute al trasporto delle derrate; creazione di parchi tecnologici e della biosfera in tutta la città, ma soprattutto nelle zone agricole; sviluppo di nuove imprese operanti nei settori della sostenibilità ambientale.

Tra i primi interventi previsti dal piano per il triennio 2010-2012, l'azzeramento delle emissioni della rete di illuminazione pubblica, l'installazione di sistemi di cogenerazione negli impianti natatori, la valorizzazione energetica degli scarti arborei e l'organizzazione di iniziative formative per i cittadini.

Secco il commento di Legambiente Lazio: "Per incentivare le fonti rinnovabili a Roma non bastano più le parole".

Foto: Comune di Roma

Legambiente Lazio: su rinnovabili a Roma passare dalle parole ai fatti