La Provincia di Roma presenta la bozza del programma di prevenzione dei rifiuti e firma un nuovo protocollo con il Conai
Il 10 giugno 2010 la Provincia di Roma ha presentato la bozza del programma provinciale di prevenzione dei rifiuti. Il Piano dovrà essere condiviso con i Comuni della Provincia, le forze sociali ed imprenditoriali, prima di essere adottato dalla Giunta provinciale. Le 10 misure prioritarie individuate dalla bozza di programma. Nel corso della presentazione, la Provincia di Roma ha firmato un nuovo protocollo d'intesa con il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi. I dati sul porta a porta nella Provincia di Roma a giugno 2010
10 June, 2010
Il 10 giugno 2010 è stato sottoposto all’attenzione dei comuni ricadenti nel territorio provinciale uno schema di programma di prevenzione provinciale dei rifiuti, elaborato con il contributo della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, al fine di procedere alla sua effettiva implementazione e attuazione. Dopo un percorso di condivisione con i Comuni della Provincia e con le forze sociali ed imprenditoriali, della durata prevista di circa trenta giorni, il Piano sarà adottato dalla Giunta provinciale.
La Provincia di Roma ha 4.148.913 abitanti, ed è la più popolosa d'Italia. Si estende su una superficie di 5.352 km² e comprende 121 comuni. La produzione complessiva di rifiuti urbani nel Lazio si attesta nel 2007 a 3.359.544 tonnellate. Il 76,7% dei rifiuti (fonte Ispra) si producono nella Provincia di Roma, per circa 2.575.320 tonnellate all’anno, con 625 kg/abitante/anno che ne fanno la Provincia del Lazio con il più alto tasso di produzione pro-capite anche per effetto delle presenze turistiche e del pendolarismo tipico della Capitale.
La produzione dei rifiuti speciali nel Lazio è pari e 4.516.797 tonnellate di cui oltre il 50% prodotte solo nella provincia di Roma. Oltre il 57% dei rifiuti speciali prodotti nel Lazio provengono dal settore delle Costruzioni e Demolizioni (C&D).
La redazione delle linee guida del Piano di prevenzione dei rifiuti è stata fatta sulla base della tripartizione delle misure proposta dalla direttiva comunitaria all’allegato IV, ossia:
1.Misure che possono incidere sulle condizioni generali relative alla produzione dei rifiuti come ad esempio il ricorso ad un uso efficiente delle risorse in materia di attività industriali, edilizie, di turismo e di agricoltura.
2.Misure che possono incidere sulla fase di progettazione, produzione e distribuzione come ad esempio la promozione della progettazione ecologica e diffusione di informazioni sulle tecniche di prevenzione dei rifiuti o la prevenzione dei rifiuti dirette alle imprese, delle PMI e delle loro reti e associazioni.
3.Misure che possono incidere sulla fase del consumo e dell’utilizzo come il ricorso alla vendita di prodotti sfusi alla spina e incentivi per il vuoto a rendere, la diffusione del compostaggio domestico.
4.Il programma di prevenzione della produzione dei rifiuti nelle provincia di Roma
Si pone l’obiettivo di sperimentare in un’area vasta e importante come la provincia di Roma, l’attuazione della nuova Direttiva Europea 2008/98/CE tenendo conto delle azioni già contenute nel “Documento di indirizzo per la riduzione della produzione dei rifiuti urbani e l’implementazione delle raccolte differenziate nel territorio della provincia di Roma” adottato il 12 febbraio 2008. Viene indicato un quadro generale di politiche e misure,coerente con la nuova Direttiva, nel quale si individuano 10 misure prioritarie da attivare con l’approvazione del programma stesso.
Le 10 misure prioritarie individuate dalla Bozza di programma per la prevenzione dei rifiuti nella Provincia di Roma
1.La Provincia di Roma istituirà un premio annuale per iniziative innovative finalizzate alla prevenzione della produzione di rifiuti realizzate da: Comuni singoli o associati e Comunità montane; imprese, organizzazioni e/o associazioni di categoria; organizzazioni e associazioni ambientali, sindacali, di volontariato, culturali.
2.Predisposizione di un protocollo che individui le buone pratiche e le buone tecniche di gestione dei cantieri, sia di costruzione che di demolizione, per ridurre la produzione di rifiuti : che siano già previste, studiate e definite nella progettazione; che indichino procedure, modalità e responsabilità per ridurre la produzione dei rifiuti nell’esecuzione dei lavori; che realizzino nei cantieri le raccolte separate delle diverse tipologie di rifiuti prodotti affinché siano avviati al riutilizzo e/o al riciclo.
3.La Provincia di Roma, in attuazione della delibera di Giunta sul Piano di azione per “Acquisti verdi”, predisporrà un decalogo di azioni per ridurre la produzione di rifiuti per i propri uffici come ad esempio: stampa e fotocopie fronte/retro utilizzando il retro dei fogli già stampati come block-notes; riduzione dell’uso di carta sostituendola con risorse informatiche; riutilizzo delle buste per la corrispondenza interna applicando un’etichetta adesiva sull’indirizzo originario; raccolta differenziata dei rifiuti.
4.Rafforzare il sistema di raccolta e analisi dei dati per il monitoraggio della produzione dei rifiuti molto utile allo sviluppo della prevenzione, perché offre anche una base conoscitiva più adeguata sia agli enti locali, sia agli operatori economici del settore.
5.Progetto Ecofeste: la misura propone di istituire un marchio "Ecofesta“ da attribuire alle feste popolari e sagre che garantiscano la promozione di una partecipazione dei cittadini a comportamenti ecologicamente responsabili, subordinato alla sottoscrizione di un “decalogo di buone pratiche” anche per la riduzione dei rifiuti, tipo : utilizzo di vuoto a rendere o caraffe per le bevande,recupero di alimenti non utilizzati,raccolta differenziata dei rifiuti,comunicazione ai partecipanti con indicazioni per ridurre i rifiuti.
6.Progetto pilota per la valorizzazione degli scarti agricoli a fini energetici, razionalizzando la raccolta di biomasse costituite da scarti agricoli ,in modo da evitare che diventino rifiuti, puntando a produrre energia rinnovabile, senza entrare in competizione con le produzioni agroalimentari, trasformando un problema in un’opportunità.
7.Protocollo con la grande distribuzione organizzata. Tale protocollo dovrà contenere: l’impegno ad attuare politiche di riduzione dei rifiuti e a una verifica annua dei risultati,la definizione di iniziative di comunicazione congiunte, tra Provincia e i singoli partner aderenti,la divulgazione nei luoghi di vendita delle iniziative messe in atto per ridurre la produzione dei rifiuti,la disponibilità da parte della Provincia a dar vita a campagne informative o iniziative specifiche di educazione ambientale in collaborazione con i soggetti della grande distribuzione che hanno aderito al Protocollo.
8.Sostegno alle iniziative per il compostaggio domestico: verranno rafforzate le iniziative già previste per la diffusione del compostaggio domestico della frazione umida e verde dei rifiuti urbani : nella redazione dei bandi per l’assegnazione delle compostiere già acquistate dalla Provincia; con lo sviluppo di assistenza, formazione e informazione sul corretto utilizzo delle compostiere.
9.Diffusione delle buone pratiche nelle strutture turistiche: la Provincia definirà una “Carta delle buone pratiche ecologiche per la prevenzione dei rifiuti nelle strutture turistiche” e assegnerà un attestato di “Struttura turistica ecologica” alle strutture che sottoscrivono e attuano gli impegni della Carta che, in caso di accertata inadempienza, sarà revocata . Fra le buone pratiche figurano ad esempio: limitazioni nell’ utilizzo di prodotti usa e getta, eliminazione dell’imballo dei prodotti per la colazione, utilizzo di detersivi alla spina, distribuzione di acqua filtrata del rubinetto, utilizzo di prodotti ecologici, raccolta differenziata dei rifiuti.
10.Istituzione di un centro di preparazione per il riutilizzo: individuazione di un’area e una struttura idonee ad ospitare un centro di preparazione per il riutilizzo, diviso in due sezioni: una “Sezione di trattamento rifiuti per il riutilizzo” che riceve rifiuti e , alla fine di attività di trattamento , mette in commercio beni recuperati e riutilizzabili ; una “Sezione di raccolta beni per il riutilizzo” che riceve beni riutilizzabili che non entrano nel ciclo dei rifiuti, ma nel mercato dell’usato, previa attività di restauro, riparazione, pulizia, controllo.
Protocollo tra Provincia di Roma e Conai
Il protocollo cita nelle premesse l’impegno della Provincia di Roma per incentivare la raccolta differenziata sul proprio territorio tramite finanziamenti ai comuni che attivano la raccolta porta a porta. Sia il Conai che la Provincia di Roma hanno preso l’impegno a lavorare insieme per rispondere al meglio ai bisogni di ottimizzazione della filiera e di miglioramento dei risultati.
Gli impegni sono numerosi e improntati a migliorare ed armonizzare le raccolte differenziate e le filiere del riciclo, lavorando sulla omogeneizzazione dei sistemi organizzativi di conferimento e raccolta.
Quali saranno le migliori condizioni per i comuni
A differenza del precedente Protocollo, con la sigla di questa nuova “Intesa” tra il Conai e la Provincia di Roma, per i Comuni che hanno aderito al progetto di raccolta dei rifiuti PaP (delibera provinciale 1645/48), il Conai si impegna a definire delle condizioni migliorative per la valorizzazione delle frazioni raccolte rispetto a quelle stabilite nell’ultimo accordo quadro Anci-Conai. Tale accordo prevede per i materiali di prima fascia (quelli a bassissima presenza di frazione estranea) un corrispettivo economico di 90,48 euro a tonnellata per carta e cartone, 422,56 euro a tonnellata per l’alluminio, 277,87 euro a tonnellata per la plastica, 13,78 a tonnellata per il legno e 34,18 euro a tonnellata per il vetro.
In particolare, grazie alla firma del protocollo potranno essere stabilite delle condizioni economiche più vantaggiose per i Comuni della Provincia di Roma presso le piattaforme di selezione convenzionate con il sistema Conai-Consorzi di filiera, per il ritiro e la selezione degli imballaggi raccolti in modo differenziato.
Il Conai si impegna a riconoscere un “extra bonus” ai comuni che raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata pianificati e condivisi con la Provincia di Roma.
Tale accordo migliorativo potrà quindi garantire notevoli vantaggi economici e rendere più sostenibile la gestione del servizio per consentire una riduzione dei costi per i cittadini dei Comuni della Provincia.
Porta a porta provincia di Roma giugno 2010
- L’obiettivo della Provincia di Roma è quello di raggiungere nel triennio 2009-2011 il 50% di raccolta differenziata coinvolgendo un milione di abitanti.
- Dal giugno 2008 ad oggi, la Provincia ha finanziato nuovi progetti, e ne sta per finanziare, per 52 Comuni, per una popolazione complessiva di circa 829.256 abitanti, cui sarà esteso gradualmente il servizio, ed un importo di 23.136.706,27 euro. Di questi 250.000 abitanti circa sono già serviti dal servizio porta a porta.
- Allo stato attuale, il servizio è stato finanziato e attivato o è in corso di attivazione
TOTALE ABITANTI COINVOLTI
829.256 abitanti
TOTALE FINANZIAMENTO
€ 23.136.706,27
TOTALE COMUNI
52 Comuni
Raccolta differenziata stradale
- Si è espletato il bando per il servizio di raccolta differenziata stradale per un importo complessivo di 5.200.000 €.
Centri di raccolta
- Ad oggi sono 35 i centri di raccolta finanziati dalla Provincia di Roma per un totale di €4.868.384,10.
Impianti di compostaggio
- Ad oggi la Provincia di Roma ha finanziato 4 impianti di compostaggio: Anguillara, Olevano, Velletri, Gallicano investendo € 3.400.000,00
Prevenzione e riduzione dei rifiuti
- Si è espletata la gara per l’acquisto di circa 15.000 compostiere domestiche per un importo complessivo di circa 700.000 euro. Con i fondi regionali FAS, inoltre, è previsto nel triennio 2009-2011 l’acquisto di altre 35.000 compostiere domestiche con un investimento stimato di € 2.300.000.
Rifiuti, non solo raccolta differenziata. "Sperimentare come produrne meno" - da La Repubblica del 10.06.2010