Il nuovo Piano Rifiuti della Regione Campania
Quattro inceneritori, un gassificatore e riduzione a monte dei rifiuti, questi i punti principali del piano regionale sui rifiuti approvato dalla Giunta
16 October, 2008
È stato approvato dalla Giunta, nonostante i dubbi dell’Assessore all’ambiente Walter Ganapini, il Piano Regionale sui Rifiuti.
Innanzitutto, saranno realizzati i quattro impianti di incenerimento, così come previsto dal decreto legge sui rifiuti. Dunque, Napoli est, Acerra, Santa Maria la Fossa a Caserta e Salerno ospiteranno gli inceneritori, mentre spunta un quinto impianto, a Villa Literno, nel casertano, si tratterà di un gassificatore che servirà per lo smaltimento delle ecoballe accumulate negli ultimi anni dalla regione. Quindi non un quinto inceneritore, come era stato annunciato da Silvio Berlusconi, durante il penultimo consiglio dei ministri tenutosi a Napoli. A tale proposito, l’Assessore all’agricoltura e alle attività produttive, Andrea Cozzolino, ha dichiarato: "la realizzazione, come quinto impianto, di un gassificatore per smaltire le ecoballe accumulatesi in questi anni mi sembra la migliore scelta adottabile dal punto di vista tecnologico, industriale ed economico. La strada per non ripiombare nell'emergenza e risolvere strutturalmente il problema è, infatti, quella di realizzare impianti utili e commisurati alle esigenze di produzione, raccolta, smaltimento, riuso e riciclo dei rifiuti della Campania. Sarebbe incomprensibile avere sul nostro territorio impianti pensati per lo smaltimento ordinario di rifiuti provenienti da altre regioni”.
Nel Piano, inoltre, si fa riferimento ad una serie di obiettivi che la Campania dovrà raggiungere entro il 2013. Innanzitutto, la riduzione a monte dei rifiuti, che verrà realizzata anche attraverso la distribuzione industriale dei prodotti alla spina, grazie ad un accordo tra Assessorato all’ambiente e l’Assessorato alle attività produttive. “L'incentivazione della vendita dei prodotti alla spina, ha chiarito l’assessore Cozzolino, prevista dal decalogo contro il caro prezzi che sarà operativo nelle prossime settimane, permetterà anche di ridurre progressivamente la produzione quotidiana di rsu”. C’è poi la questione della raccolta differenziata, che dovrà raggiungere il 35%. Verrà incentivato il compostaggio domestico, ci sarà una razionalizzazione delle aziende incaricate della raccolta rifiuti, attraverso una riduzione del loro numero, mentre per incentivare la lotta allo sversamento illegale dei rifiuti, sarà avviato un progetto di telecontrollo dei mezzi che si occupano dello spostamento dei rifiuti stessi.
Restano, comunque, i dubbi dell’Assessore Ganapini, secondo cui quattro inceneritori sarebbero troppi. Con il raggiungimento del 35% di raccolta differenziata, infatti, il flusso destinabile alla combustione sarà pari a 750mila tonnellate l’anno, fabbisogno che potrà essere soddisfatto pienamente dagli impianti di Acerra e di Salerno, che sono in grado di bruciare rispettivamente 400mila e 450mila tonnellate di rifiuti.